Nel mezzo del cammin
- Lei non si sente mai
solo, sergente?
- Soltanto in mezzo
alla gente, soldato.
[La sottile linea
rossa, 1998]
*
Nel sogno Doppiovubi si trova in un villaggio turistico, e c’è
questo trampolino costruito su una roccia a strapiombo sul mare, sarà alto
trenta metri.
Alcuni ospiti del villaggio salgono e si tuffano di piedi.
Doppiovubi sale anche lui, cammina sulla passatoia, arriva fino al bordo del
precipizio, e guarda giù.
Non è un salto qualsiasi.
*
Nella vita c’è questo di strano, che quando sei molto
giovane, ancora un ragazzo, sei pieno di forze e di energie, ma sei stupido.
Pensi di spaccare il mondo, e non hai ancora capito niente.
Quando sei vecchio, le energie vengono meno, e potresti
anche far buon uso della tua esperienza, ma subentra l’orgoglio, e non ti rendi
conto del tuo declino inarrestabile, sino a quando è troppo tardi.
*
In fondo non c’è l’acqua. Non c’è solo l’acqua. Ci sono
dappertutto scogli che affiorano. Per riuscire a non morire c’è soltanto un
pertugio di due metri per due, all’interno del quale il tuffatore deve riuscire
esattamente a infilarsi.
*
E così il giovane è stupido, perché crede di essere
invincibile, e il vecchio è stupido, perché crede ancora, e di nuovo, di essere
invincibile.
C’è soltanto una breve finestra temporale, dentro la quale
hai ancora un po’ di forze, ma hai già capito di essere niente.
E’ dentro quello spiraglio, stretto, che devi giocare tutte
le tue carte.
*
E Doppiovubi è inorridito dal salto, e si ritrae. Osserva
alcuni bagnanti che senza dimostrare timore, arrivano fino in fondo al
trampolino di ferro e guardando dritti avanti a sé, nemmeno alla destinazione,
si tuffano, dritti con le braccia lungo il corpo, come proiettili, e centrano
il bersaglio d’acqua, scomparendo nella fossa e riapparendo dopo alcuni secondi
con sorrisi ebeti. Come giovani che credono di essere invincibili.
*
E quel periodo va dai quaranta ai cinquant’anni, durerà
dieci anni, forse meno. Per qualcuno comincia un po’ prima, nella trentina. E
in quegli anni ti accorgi con orrore dell’inutilità del tutto, e il moto
istintivo è quello di lasciar perdere l’esistenza. Alcuni si lasciano andare,
perché un senso, nelle cose, non riescono a trovarlo. Ti ritrovi in una selva.
E la selva è, naturalmente, oscura.
Molti matrimoni si sfasciano. Tante volte, l’amore perde.
*
E Doppiovubi è letteralmente inorridito dalla
inconsapevolezza dei tuffatori, che non sembrano rendersi conto del pericolo,
ma saltano col sorriso sulle labbra.
*
David Foster Wallace si impiccò in casa sua il 12 settembre
2008. Era uno degli scrittori più acclamati al mondo.
Tutti hanno riferito - e spiegato - che era depresso da
anni. Doppiovubi non crede che si sia ucciso per via della depressione. Una
mente come la sua non aveva il difetto di non
vedere la bellezza della vita. Una mente come la sua aveva il dono di vedere la bruttezza della vita, per come
la conducono gli uomini. Non è riuscito a tollerarla, non più.
DFW aveva quarantasei anni.
*
E Doppiovubi non sa se è più inorridito dalla pericolosità
del salto o dalla inconsapevolezza dei tuffatori. Non è che ci si possa
soltanto lasciare andare, perché il buco di due metri per due, l’unico luogo
dove ti puoi salvare, non è a filo con il trampolino - il Costruttore è stato
malizioso -, ci vuole una bella rincorsa, e bisogna allungarsi nel vuoto per
qualche metro, altrimenti il salto risulta troppo corto, e ti sfracelli sulle
rocce.
*
E quando ti trovi in quello spiraglio, tra i quaranta e i
cinquant’anni, la clessidra corre più velocemente, e sai benissimo che devi fare
delle scelte. Tra non molto subentrerà il declino, e sarai come addormentato.
Comincerai a preoccuparti delle miserabili cose quotidiane, e i giorni
passeranno sempre più veloci, e alla fine avrai paura di morire, e infatti morirai.
Se devi fare qualcosa, se devi essere qualcosa, lo devi essere adesso.
*
E Doppiovubi è sul bordo, e guarda giù, e c’è la coda dietro
di lui, una coda sorridente e inconsapevole appunto, e a Doppiovubi sembra di
sognare – e sta sognando, appunto – perché non si capacita della idiozia di
quegli uomini e di quelle donne.
Potrebbe anche rinunciare, e tornare indietro. Come un
vecchio che ha rinunciato, e ha paura, e rimane aggrappato alla vita.
Guarda giù un’ultima volta, e le onde che vanno e vengono
coprono e scoprono il pertugio della salvezza.
Doppiovubi chiude gli occhi, prende una rincorsa casuale, e
salta.
W.B.