Le caprette ti fanno ciao
Doppiovubi stava già preparando un saporito post catto-culinario
sul fatto che il film preferito di papa Francesco sia Il pranzo di Babette, oppure un altro post sul fatto di aver visto
con i suoi occhi un amministratore condominiale staccare un assegno di
milletrecentocinquantaeuro per una portinaia la quale ogni santo giorno non fa
nient’altro che aspettare che venga sera e non fa assolutamente niente, o un altro post sul fatto che
una certa biblioteca pubblica rionale – pubblica, biblioteca pubblica – di Milano,
dove i dipendenti pubblici sono cinque per un lavoro pubblico da due persone,
ha pubblicamente chiuso e “fatto ponte” e ha messo un cartello pubblico che
avvisava della chiusura al pubblico dal 24 aprile (24 aprile) al 4 maggio (4
maggio), insomma Doppiovubi si stava preparando a scrivere un post furioso che
avrebbe dimostrato inequivocabilmente che in Italia abbiamo un problema di
giustizia, non di giustizia in senso di ministero, ma proprio di fatti ingiusti, e questo post si sarebbe
concluso con l’amara constatazione che è la vita, e non solo la situazione
italiana, a essere profondamente ingiusta, quando la notizia della
conferenza-stampa di Antonio Ingroia ha del tutto sconvolto i suoi programmi.
Anche lui, come Casini e Di Pietro (PFC è stato il primo)
sta uscendo dal volontario letargo post-batosta-elettorale. Attendiamo a breve
il risveglio di un certo Dott. G. Fini, che – secondo Doppiovubi – ha puntato
la sveglia per i primi di settembre, giusto in tempo per le prossime elezioni autunnali,
e proprio ora sta sognando T. Buontempo (appena mancato, r.i.p.) e G. Almirante
che lo inseguono urlanti brandendo fasci di bastoni e olio di ricino, in mezzo,
naturalmente, a un esercito di ragni-squadristi assassini e neri come la pece,
quelli, se sei in ansia, non mancano mai.
Se Doppiovubi ha ben capito, AI (che non è il film di
Spielberg, anche se il parallelo potrebbe essere interessante) riparte con un
nuovo nome. Da “Rivoluzione Civile” ad “Azione Civile”. E’ sempre lui, non è
che adesso si chiami Onio Groia, gli elettori (750.000) più o meno saran sempre
loro, il webmaster è sempre quello, il simbolo – compreso G. Pellizza da
Volpedo – è sempre quello, i loghi sono solo da ritoccare, però è un partito
nuovo, sostiene AI. Per la verità AI ha spiegato ai giornalisti che prima RC
era nata proprio come AC (da non confondersi con Azione Cattolica, di cui
condivide anche il sostantivo evocativo, oltre che l’acronimo, forse sarebbe
meglio differenziarsi, tipo ACi, però poi sorgerebbero altre confusioni), poi era
diventata RC, e adesso torna AC e, come si dice, si radica sul territorio.
E’ come se Doppiovubi, se avesse visualizzazioni scarse sul
blog (ma ad aprile è stato record, grazie a voi, cari amici di Doppiovubi, ma
soprattutto grazie a Doppiovubi, che, ha il carattere che ha, però mi dà modo
di raccontarvi le sue idee geniali, ma vigliacco se voi lo ringraziate) decidesse
di dare una svolta chiamando il blog Piovubi. Comunque voi sapete che
Doppiovubi ha un debole per AI, ne condivide molte idee, vabbe’, non
esageriamo, alcune, e gli fa pure simpatia.
Nel frattempo, visto che il CSM aveva deciso che AI dovesse
andare ad Aosta a fare il magistrato, in quanto unico collegio in cui non si
era candidato, AI ha fatto ricorso al TAR, Io
ad Aosta non ci vado, e ha chiesto la sospensiva della decisione
sussistendo un pericolo grave ed irreparabile (!), e allora il TAR ha fissato l’udienza
di discussione per il 23 maggio, il che per Doppiovubi è incomprensibile, visto
che le udienze di merito il TAR le fissa in genere ad alcuni anni di distanza, nel caso di un normale cittadino, ma in
questo caso si vede che ci sono delle priorità, Doppiovubi non sa di diritto
amministrativo, sta di fatto che il TAR non ha concesso la sospensiva, non c’è
nessun pericolo grave e irreparabile, e ha detto ad AI, Al 23 maggio deciderò
se devi andare definitivamente ad Aosta oppure no, però l’aspettativa l’hai
quasi finita, il 16 maggio devi rientrare per forza altrimenti sei fuori dai
giochi, e fatti almeno la settimana dal 16 maggio al 23 maggio, che sarà mai,
in fondo, e poi decideremo se devi restare oppure no, e questa decisione fa
pensare a Doppiovubi che forse forse il TAR darà ragione all’amico AI, però
intanto il 16 maggio AI deve timbrare il cartellino ad Aosta, dovrà andarci,
fare la valigia, e sedersi sulla sua brava scrivania, temperare qualche matita,
collegarsi a Internet, mandare qualche tweet
- non è che in sette giorni puoi fare queste grandi indagini - e aspettare con
pazienza il 23 maggio, la data fatidica, insomma ci dovrà stare poco, ad Aosta,
proprio come in Guatemala, un mordi e fuggi, è un po’ la storia della sua vita.
W.B.