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Visualizzazione dei post da 2019

Disastro Milan.

Anche se ad alcuni dei due lettori rimasti di Doppiovubi non interessa il calcio, ecco che Doppiovubi vuole dire la sua sulla situazione dei rossoneri. Cercherà, come sempre, di estendere il tema, a mezzo di astrazioni, metafore e simbolismi, in modo da interessare un pochetto anche i calciofobi. Mentre i nerazzurri preparano i festeggiamenti per lo Scudetto e per il ritorno alla vittoria della Champions League, dopo dieci anni da Madrid, sembra che il Milan stia attraversando una crisi nera. L’allenatore è pesantemente contestato. I ‘dirigenti’ sono criticati. La ‘proprietà’ è oggetto di strali. I giocatori sono tacciati di essere, come si suol dire in questi casi, non ‘professionisti’: non si impegnano, sono scarsi, non corrono. Insomma, nessuno è risparmiato. Il fatto abbastanza nuovo è che la Curva Sud, composta dai tifosi teoricamente più tifosi, ha abbandonato lo stadio prima del fischio finale di Milan-Fiorentina, prestazione che - sinora - ha rappresentato il punto più bas

Il piolo nero.

Prima o poi, nel corso della propria vita, ci si accorge di un fatto importante: non esiste un solo modo per descrivere un fenomeno. Lo stesso fenomeno si può - si deve, in un certo senso - vedere, interpretare, in molti modi diversi. Questo significa, tra le altre cose, che - quasi sempre - non esiste una sola risposta a una domanda, ma tante risposte quante sono le descrizioni possibili. Ci sono descrizioni più interessanti, e altre meno interessanti. Non sono tutte uguali, quanto a importanza. Quando si scopre il concetto lato e astratto di sinonimia, se ne può fare un buon uso, a seconda dell’intelligenza del soggetto pensante. Dunque, una possibile domanda - tra le tante - è la seguente: in che cosa consiste il contenuto della vita degli esseri umani? che cosa fanno gli esseri umani, da quando escono da un utero (in realtà anche prima) a quando si spengono? Una descrizione interessante, feconda e importante è la seguente: tutti gli esseri umani, per tutto il corso della l

Come essere felici.

E’ importante che facciate in modo di dormire moltissimo e molto bene, almeno dieci ore al giorno. Fate sport, molto sport, e molto vario, lo sport è sano. Almeno due o tre ore al giorno di sport (da non confondere con il ‘gioco’, di cui parleremo dopo). Dovete muovervi molto e sempre molto velocemente, risvegliare il metabolismo. Essere sedentari è sbagliato. Passate qualche ora al giorno, tutti i giorni, in palestra, magari attrezzatene una completa a casa vostra. Esercizio moderato, non dovete esagerare. Mangiate pochissimo, soltanto cibo biologico sano e con la massima attenzione alla frutta e alla verdura (almeno sette porzioni al giorno di frutta e verdura dai colori diversi).  Bevete almeno quattro litri di acqua, possibilmente piovana raccolta in alta montagna da voi stessi, al giorno. Svegliatevi presto, sempre prima dell’alba, e andate a dormire presto, prima del tramonto. Alla sera mangiate pochissimo, possibilmente nulla. All’alba, prima del sorgere del sole, e prima del sa

Quella lucertola.

“Un meccanismo perfetto non può funzionare. Newton aveva ragione. Un meccanismo deve essere inesatto.” [Karl Popper] Ed ecco che il cinquenne Giovanni B. sta inseguendo la lucertola. La lucertola si trova su un gradone alto cinquanta centimetri. La lucertola si accorge subito del pericolo, vede Giovanni B. come fosse un Miðgarðsormr, per possanza e proporzioni con se stessa, e anche perché il cervello di una lucertola, quale incubo ricorrente, teme un ipotetico e mostruoso e gigantesco lucertolone, evidentemente. Ovviamente GB non raggiungerà mai la lucertola, la quale corre più velocemente (ed è un mistero, essendo le zampette corte e poco funzionali alla corsa - tutto sommato anche quelle di GB, per ora). Ma GB, come tutti i bambini del mondo, insegue lucertole e piccioni con la ferma quanto vana convinzione di raggiungerli. Anche la lucertola crede di poter essere raggiunta dal Miðgarðsormr. Ambedue dunque, per motivi diversi, si sbagliano sull’esito dell’evento, ludico

Nullen sind der Auszug.

"Fratello… Io ho visto gli uomini, le loro preoccupazioni da api e i loro enormi progetti… i loro piani divini e i loro affari da topi, la loro strana e meravigliosa corsa alla felicità; uno si affida allo slancio del suo destriero, un altro al fiuto del suo asino, un terzo alle sue stesse gambe. Questa multiforme lotteria della vita nella quale alcuni puntano la loro innocenza e il cielo stesso per acchiappare il numero vincente… Ma vengono estratti degli zeri… e alla fine di numeri vincenti non ce ne sono. È una commedia, fratello, che ti fa uscire le lacrime dagli occhi mentre ti fa venir voglia di ridere." Friedrich Schiller, I Masnadieri