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Visualizzazione dei post da 2020

Loutrophoros

Doppiovubi, girovagando a casaccio sul web, ha trovato una cosa, che gli è sembrata interessante. Racconta di un anonimo che scriverà di un anonimo che scrisse. Allora, Doppiovubi, che a voi, cari tre lettori superstiti, ci tiene, ha pensato di farvi cosa gradita copiando e incollando qui di seguito (anche se normalmente Doppiovubi non copia e non incolla). Egli non è del tutto d'accordo su quanto leggerete, ma, in ogni caso, de gustibus non disputandum est , non proprio tutto è da buttare. E non gli chiedete dove l'ha trovato, perché, davvero, è pronto a giurarlo, non trova più il link, a volte le cronologie si perdono, o forse chi lo scrisse lo ha rimosso, chissà. Viviamo in un mondo crepuscolare. A volte ci sono portali, e non solo sul web, che 'si aprono', per una rapida incursione temporale, ci vai, copi, incolli, e poi si chiudono.  We live in a twilight world. Buona lettura, e buon anno. W.B.   ***   Scese la pioggia, e scese all’improvviso. Per trovare l’asciutt

Tu, sei fuori.

Ma a noi, a noi che ce ne importa dei segnali naturali, degli indici, neanche tanto nascosti, che suggeriscono che siamo tutti diversi - di più, unici - indici quali la nostra impronta digitale - oggi strumentalizzata, che paradosso, proprio per attivare il dispositivo che ci rende tutti uguali - e il DNA, oggi evocato prevalentemente per scovare l’ultimo femminicida, o per mettere le mani sull'eredità di un campione argentino. Segnali naturali, in quanto biologici.  Ma a noi, no, non interessano questi segnali naturali. A noi interessa fare - e dunque dire, il dire è una categoria del fare - tutti le stesse cose, e - a monte del fare - pensare tutti allo stesso modo. Il pensiero, che ci potrebbe distinguere, l’unica caratteristica umana che ci potrebbe distinguere gli uni dagli altri, il pensiero umano deve essere uniforme. In fondo, Dante digeriva proprio come digerisce il peruviano che suona il citofono e consegna il pacco di Zalando. Tra i due l’unico elemento di differenziazio

O no.

  Ci fu un tempo, ormai remotissimo, in cui le decisioni venivano prese dai migliori.  Ah, sì, i migliori. Bravo, e chi lo determina, chi sono ‘i migliori’? In un contesto naturale , i peggiori riconoscono senza alcuna difficoltà i migliori tra (e di) loro. La loro, per così dire, peggiorità non impedisce di riconoscere chi è ‘più’ di loro, intellettualmente, eticamente, spiritualmente, moralmente. Certo, il deficientissimo, il Re dei Deficienti, è anche superbo, la sua superbia è anzi parte integrante della sua imbecillità, e quindi può accadere che egli non riconosca nemmeno la superiorità altrui. Ma -per definizione- di Re dei Deficienti ve n’è uno solo, al massimo c’è la sua ristretta corte: mediamente, la massa colionorum non sarà così imbecille da non riconoscere i migliori.  Col tempo, però, tutto peggiora, degrada, si deteriora: è una legge naturale (si va verso il freddo e la morte). La stessa massa dei deficienti diventa sempre più deficiente, si insuperbisce, e così

(10 agosto 490 a.C. - 25 novembre 2020)

https://doppiovubi.blogspot.com/2008/10/il-pi-grande-calciatore-di-tutti-i_27.html W.B.

Lukaku è cinese.

Mentre Doppiovubi camminava bel bello nella piazza - sita dietro al Duomo di Milano - intitolata all'attuale Gran 'Governatore' della Lombardia, e mentre Doppiovubi rifletteva sul concetto di fake news , e si chiedeva quale fosse il confine per definire fake news una fake news, e in particolare così rifletteva: Una fake news deve pur avere in sé l'intento decettivo e ingannatorio, se non ce l'ha non è una fake news , o forse non è nemmeno una news , per esempio sostenere che la piazza dietro al Duomo sia piazza Attilio Fontana non è una news , come non è una news sostenere che Lukaku sia cinese, sostenere che Lukaku sia cinese è semplicemente una balla (forse), perché non ha il carattere di news , forse sarà fake , ma non è news, e quindi non si può sussumere nel concetto più ampio di  fake news , dunque mentre Doppiovubi così rifletteva, e mentre pure si chiedeva se fosse già uscito Covid-20 per PS4, oppure se fossimo ancora fermi a Covid-19, che è sicuramente molt

Come un agnellino.

I lettori di questo blog si saranno resi conto del fatto che alcuni post sono 'spariti', in particolare quelli riferiti al Covid-19. Alcuni si sono chiesti il  perché , e questo post in effetti spiega il  perché. Sul tema Covid-19 Doppiovubi ha raggiunto il livello massimo di saturazione. Non ne può più. Ormai non si parla d'altro. Certamente c'è modo e modo di parlare del Covid-19. Ma ci sono dei limiti. A meglio illustrare il Doppiovubi-pensiero, Doppiovubi s'è immaginato questa storiella, che speriamo vi piacerà. *** Doppiovubi passeggiava tranquillamente per la strada, a passo lentissimo, pensando alle porte logiche. Doppiovubi non indossava alcuna mascherina. Nessuno nel raggio di venti metri. Si avvicinò una macchina che conteneva due agenti di polizia municipale. La macchina si fermò e gli agenti scesero.   Gli dissero, Buongiorno, lei non indossa la mascherina, ma non lo sa che è obbligatorio indossare la mascherina? Doppiovubi guardò fisso negli occhi l'

The playthings of Time.

"But while we were still shaking hands, such a look of awful desolation came upon her face that I perceived she was one of those creatures that are not the playthings of Time." "Ma mentre ancora ci stringevamo le mani, aleggiò sul suo volto un'espressione di così terribile desolazione che compresi come lei fosse una di quelle creature che non sono trastullo del Tempo." [Joseph Conrad, Heart of Darkness ] Per chi non conoscesse Cuore di tenebra : la fidanzata di Kurtz, a più di un anno dalla morte di quest'ultimo, porta ancora il lutto, è ancora addolorata.  Doppiovubi è rimasto due giorni su quelle quattro parole: the playthings of Time . E Doppiovubi, poi, pensò: ma quante, quante sono le creature che sono costante trastullo del Tempo, sulle quali il Tempo - la memoria, dunque, e l'oblio - ha il potere di slegare gli eventi . Così, diventa possibile che oggi tu sia, per qualcuna di loro - di tali creature, s'intende -, un eroe, un semi

The Police, 1983

Every breath you take and every move you make Every bond you break, every step you take, I'll be watching you Every single day and every word you say Every game you play, every night you stay, I'll be watching you Oh, can't you see you belong to me How my poor heart aches with every step you take. G.C.

Considerate la vostra semenza.

E dopo - perché c'è sempre un dopo -, quando questo sarà finito - perché tutto ha una fine - riemergerà il Problema, cioè la completa assenza di un degno significato nelle azioni di (quasi tutti) gli attuali esseri umani. In queste settimane, mesi, il Problema è per così dire offuscato dall' emergenza , cosiddetta tale, che consente, in qualche modo, di riempire le vacue ore di miserabili esistenze. 'Tirar sera', come si dice. No, non è così: finita l' emergenza, per voi (costoro?) non (ri) emergerà alcun Problema, perché amplissima parte del Problema è proprio data dal fatto che (quasi tutti) gli attuali esseri umani non sanno di averlo, il Problema, e credono che le loro ore non siano per niente vacue, e che le loro esistenze non siano affatto miserabili, anzi. State (stiano? stiamo?) tranquilli, abbastanza presto tornerete (torneranno? torneremo?) alla normalità. Potrete (potranno? potremo?) tornare a sciupare le vostre (loro? nostre?) esistenze, come av

The Misfit.

Ben presto – come hanno spiegato Otto Rank ed Ernest Becker, riprendendo Kierkegaard – il bambino viene proiettato, scaraventato, in un Mondo in cui si ritrova impastoiato in una inestricabile ragnatela di obblighi, doveri – morali, etici e giuridici, vere e proprie estorsioni (più che semplici ricatti), leggi – umane e naturali, condizioni e divieti di ogni genere. Ovunque il bambino si gira, si ritrova immerso in vincoli. Coloro i quali dovrebbero educarlo – i genitori, la scuola, i giudici, le Autorità in genere - , sono ancora più vincolati di lui. Si atteggiano fieramente a esseri dotati di libertà , ma sono più schiavi di quel bambino. Sono malati irreversibili e terminali, e pretendono di essere proprio loro a ‘curare’ il bambino, quasi fosse malato, aiutandolo a crescere bene, cioè a diventare un docile e soprattutto inconsapevole schiavo. Se siete stati attenti, Doppiovubi non si sta riferendo - in modo superficiale e rozzo – a un ‘sistema’ socio-economico (quanto meno, no