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Visualizzazione dei post da 2022

C'è poco da ridere (1)

Qualcuno dei residui lettori di Doppiovubi - sopravvissuti alla terribile superpandemia che ha mietuto moltissimi miliardi di vittime e che è ancora recrudescentemente in pieno corso, dunque non abbassiamo la guardia e soprattutto RESTIAMO A CASA e comunque osserviamo il DISTANZIAMENTO SOCIALE - si sarà chiesto, leggendo l’ultimo vergognoso post, come fa Doppiovubi a scherzare in una situazione come questa? Rischiamo una catastrofe nucleare a Zaporizhzhia - il cui doppio ‘zh’ finale i lettori dei telegiornali pronunciano nei modi più disparati e originali, un po’ come per Charles De Ketelaere, il centrocampista belga appena acquistato dal Milan, il cui cognome viene pronunciato nei modi più bizzarri, Doppiovubi ha colto addirittura un incredibile De Catelar , che richiama molto Cattelan , il simpaticissimo - nonchè interista (appunto), Doppiovubi ha visto coi suoi stanchi occhi un’immagine orrifica di un abbraccio fraterno tra Cattelan e Romelu LUKAKU, durante la passeggiata di Inter-C

Come superare la crisi energetica in 17 mosse

1. Non pensare (soprattutto con l’avvicinarsi del 25 settembre): pensare è un’attività energetica dispendiosissima. Fissiamo inebetiti il vuoto, come quando qualcuno volò sul nido del cuculo. 2. Montare dei mini-mulini alla base dei grattacieli, in corrispondenza delle tubazioni fognarie. Le deiezioni di coloro i quali vivono agli ultimi piani, precipitando al suolo, muoveranno le pale, le quali, collegate con mini-generatori, accenderanno per brevi istanti qualche piccola lampadina. 3. Un’intelligente estensione analogica del superbonus edilizio da coibentazione: compriamo sessanta milioni di bare a tenuta stagna, con idonei forellini di aerazione, e giaciamo tutti dentro di esse per la gran parte del nostro tempo (e comunque non appena fa buio). Il nostro calore naturale, di circa 37°, sarà preservato e non si disperderà nell’ambiente. Altra idea similare è quella di spalmarsi sulla pelle, con continuità e in abbondanza, grasso di foca monaca. 4. Con semplici calcoli trigonometrici,

3:16

Avere ricchezze, senza avere un corpo sano, non è così importante. Avere un corpo sano è più importante.   Avere un corpo sano, senza avere una ‘mente’ perfettamente funzionante, non è così importante. Avere una ‘mente’ perfettamente funzionante è più importante.   Avere una ‘mente’ perfettamente funzionante, ma senza informazioni da elaborare, non è così importante. Avere informazioni da elaborare è più importante.   Avere informazioni vere da elaborare è importante.   Conoscere la Verità è importante.   W.B.  

Inspiegabili, incontrollabili e liberatorie.

Nella puntata de La Zanzara di lunedì 4 luglio 2022 (ne trovate il file completo su Spotify), a partire dal quindicesimo secondo del sedicesimo minuto della seconda ora (1:16:15), si è collegato telefonicamente un ‘personaggio’ (come lo ha chiamato Giuseppe Cruciani), dal nome pittoresco di Evangelist Elia. La telefonata dura sino a 1:24:45, ossia poco più di otto minuti. Ovviamente David Parenzo insulta pesantemente Elia, che non reagisce. Si parla, nella telefonata, soprattutto di omosessuali, e in particolare del gay pride. Cruciani, da par suo, butta benzina sul fuoco. Lo introduce dicendo che “è un signore molto incazzato con i gay”, ma ovviamente non è così, nel senso che Elia è sicuramente contro la pratica omosessuale, ma non appare per niente “incazzato con i gay”. Cruciani, mentre duetta con lui, lo prende palesemente in giro, dietro un ‘rispetto’ di facciata. Elia - che è un nero - dice cose semplici, in modo semplice, anche in un italiano stentato, essendo ovviamente strani

Poco prima che si addormentasse.

Lei lo osservava, poco prima che si addormentasse. Non osava avvicinarsi a lui. Lo osservava, nella camera da letto. Lui si muoveva stanco, toglieva la sua maglietta verde e - per il caldo della Romania (si trovava segretamente a Costanza, per questioni di sicurezza, anche se tutti credevano fosse in Ucraina) - si sdraiava, esausto, sul letto, a torso nudo, sotto il fresco del ventilatore a soffitto. A lei non piaceva quella ventola, la infastidiva. Lei lo osservava. Lui non si era nemmeno girato verso di lei. E forse era meglio così. Era in carne, non grasso, ma in carne. A lei piaceva. Lo osservava a lungo, senza muoversi, come faceva con gli altri. Lui prese il suo smartphone, lo sollevò con la mano destra, mentre il braccio sinistro era ripiegato dietro la nuca.  Lei cominciò a desiderarlo. Sentiva tutto il suo odore, sottilissimi effluvi di afrore che emanavano dalla sua pelle. Il suo calore, lo percepiva tutto dentro di sè. Ma rimase ancora immobile, a osservarlo. In fondo, lo te

Prima di addormentarsi.

Ma dove cazzo mi sono imbarcato, si diceva la sera, prima di addormentarsi. Male si addormentava, ma alla fine si addormentava. Era una cosa più grande di lui. Io non sono adeguato a questa cosa , si diceva mentre si vestiva. Era un po' ingrassato. Non che fosse altissimo, e quindi si notava di più. Si guardava allo specchio, e si trovava un po' grasso. Allora tirava indietro la pancia, e non respirava. Diceva a se stesso Non va bene se pensano che sono ingrassato, devo dimagrire. Per rimediare faceva un po' di pesi. Però i bicipiti non diventavano definiti, perchè era svogliato. Sognava di avere bicipiti pieni di vene azzurrognole, ma non li aveva. Aveva solo braccia grasse. Insisteva a indossare magliette slim , in effetti doveva farlo, perchè La moda è la moda, si diceva la sera, prima di addormentarsi, e poi ripeteva, Ma dove cazzo mi sono andato a imbarcare. Tanta gente conta su di me, tanta, troppa gente conta su di me. All'inizio fu per gioco, mi divertivo, poi