Inspiegabili, incontrollabili e liberatorie.

Nella puntata de La Zanzara di lunedì 4 luglio 2022 (ne trovate il file completo su Spotify), a partire dal quindicesimo secondo del sedicesimo minuto della seconda ora (1:16:15), si è collegato telefonicamente un ‘personaggio’ (come lo ha chiamato Giuseppe Cruciani), dal nome pittoresco di Evangelist Elia. La telefonata dura sino a 1:24:45, ossia poco più di otto minuti.
Ovviamente David Parenzo insulta pesantemente Elia, che non reagisce. Si parla, nella telefonata, soprattutto di omosessuali, e in particolare del gay pride. Cruciani, da par suo, butta benzina sul fuoco. Lo introduce dicendo che “è un signore molto incazzato con i gay”, ma ovviamente non è così, nel senso che Elia è sicuramente contro la pratica omosessuale, ma non appare per niente “incazzato con i gay”. Cruciani, mentre duetta con lui, lo prende palesemente in giro, dietro un ‘rispetto’ di facciata.
Elia - che è un nero - dice cose semplici, in modo semplice, anche in un italiano stentato, essendo ovviamente straniero, con voce tipicamente gutturale. Poi a 1:24:08, Evangelist Elia dice una cosa, anche questa molto semplice, e Doppiovubi ha sentito per la prima volta Cruciani esitante, un’esitazione di un secondo, un secondo e mezzo, dalla quale si riprende subito, buttandola in caciara e dicendo “… diciamo tante parolacce”, e poi una ‘provvidenziale’ sirena toglie le castagne dal fuoco al duo Cruciani-Parenzo.
 

***

Successivamente, Doppiovubi - incuriosito dal personaggio - l’ha cercato su Google (“Evangelist Elia”). A parte i video suggeriti (che Doppiovubi non ha visto e che non vi consiglia di vedere, per non ‘bruciarsi’, e quindi per ripetere la stessa ‘esperienza’ di Doppiovubi), compare la pagina Facebook di “Fratello ELIA” (sic). Una pagina che non si presenta come 'elegante', va detto subito. Come tutti sanno, Doppiovubi non utilizza alcun 'social', ma questa pagina Facebook è visibile anche senza accesso. Scorrendo post e video, dopo circa otto preview, Doppiovubi è rimasto colpito da un video (riconoscibile perchè la prima immagine ritrae Elia con una camicia azzurra, la cravatta blu e la Bibbia sotto il braccio sinistro, video del 4 giugno 2022 ore 18:07, registrato in streaming per le vie del centro di Bologna). Doppiovubi l’ha fatto partire.
Dopo circa novanta secondi di introduzione, come un pugile che si carica prima di salire sul ring, Elia ‘si lancia’.
La telecamera è posta evidentemente su un treppiede davanti a lui.
Il campo riprende le persone che camminano per la strada, che sono tante (il 4 giugno era un sabato). Ci sono quelli che vanno verso la telecamera, e quelli che vanno via, di spalle alla telecamera.
Elia procede con le sue frasi brevi - frasi ascoltate mille volte, nelle nostre vite. Frasi che, a forza di essere state dette e ascoltate, hanno -quasi- perso di significato.

E Doppiovubi, a un certo punto, ha subìto suo malgrado un processo di astrazione dal significato delle frasi di Elia, che si ripetevano come una forma musicale, con un ritmo continuo in sottofondo.
Doppiovubi, in quel frangente, non ha avuto alcun dubbio sulla totale buona fede di Elia. 

Gli ha voluto bene.

Doppiovubi ha quindi cominciato a concentrarsi sulla folla in movimento. E ha visto che nessuno era sviato dal proprio cammino. Ognuno continuava la sua strada come se non ci fosse un bizzarro uomo che, con la Bibbia sotto il braccio, gridava alla folla. Come fosse trasparente. Indifferenza totale. A 14:20 Elia grida “Non volete Gesù? Non volete Gesù?!”, e poichè nessuno risponde o reagisce, si picchia -sorridendo- una mano sulla fronte, incredulo.
No, Gesù non lo vogliono.

Di fronte a questo spettacolo, di centinaia e centinaia di passanti completamente impermeabili all’evento, è successa una cosa imprevista a Doppiovubi, una cosa imprevedibile. Improvvisamente, senza che fossero precedute da alcun pensiero razionale, da alcun momento concettuale, e dunque svincolate da qualsiasi principio causale noto o riconoscibile, sono sgorgate dagli occhi di Doppiovubi lacrime copiose, e scendevano sempre di più, inspiegabili, incontrollabili e liberatorie.

W.B.

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