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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Non ho sbagliato.

Un conto è la colpa, uno stato soggettivo, un altro conto è la reponsabilità, il che sposta il problema sul piano della ‘causa-effetto’, delle cause oggettive e degli effetti oggettivi, la colpa non esiste, la colpa è uno stato patologico, la colpa è da eliminare, la colpa va curata, la colpa va rimossa, io non c’entro, tanto sarebbe accaduto ugualmente, non posso certo assumermi io le colpe di tutto il genere umano, non ho determinato io la mia storia, non ho scelto io il mio ambiente e il mio contesto e la mia posizione sociale e il colore della mia pelle e il mio corpo e i miei geni, e ho subito mille condizionamenti da piccolo, e non posso certo cambiare il sistema, sono stato sfortunato, nessuno mi ha aiutato, nessuno mi ha capito, faccio quello che posso, più di così non potevo fare, avevo troppe pressioni, sono un essere umano non una macchina, nessuno è perfetto, sbagliare è umano, che cosa pretendete da me, l'ho fatto perché non avevo alternative, ho dovuto difendermi, ma

Benvenuto, senso di colpa.

Con buona pace di tutti gli psicologi. Il senso di colpa è cosa buona. Ha una funzione essenziale. A patto che non venga tragicamente sublimato in una vaschetta di gelato, alla vaniglia e al cioccolato. W.B.

Io faccio schifo, tu fai schifo.

E Doppiovubi ha assistito a questo scorcio di vita, Una mamma con il suo iPhone e con il suo bambino nel passeggino che la guarda ricevere e inviare, inviare e ricevere, e il bambino aspetta il momento in cui sarà il suo turno, di ricevere e di inviare messaggi dalla mamma e alla mamma , e intanto la mamma (e non soltanto lei, questo è il problema), inconsapevolmente gli sta insegnando cosa è normale fare, e quando il bambino crescerà presterà attenzione a uno schermo anziché agli esseri diciamo umani, perché lo ha visto fare, e la mamma ha i suoi consueti tatuaggi, e la mamma ha grandi, enormi occhiali da sole, e la mamma è così annoiata, così annoiata, e la mamma guarda in direzione di un cassonetto dell'immondizia, il cassonetto dell'immondizia ha attirato la sua attenzione, è uno stimolo superiore alle notifiche e superiore al suo bambino che attende il suo turno per comunicare. Doppiovubi guarda il bambino, che guarda la mamma, che guarda il cassonetto. E a guardare all&#