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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Nondum matura est

Sei dinamico, moderno, agile, magro, scattante, fai esperienze, conosci posti nuovi gente nuova, frequenti, sei veloce, sei efficace, conosci le lingue, tante lingue, comunichi, hai viaggiato, ami viaggiare, sei cittadino del mondo, sei gentile, sei educato, sei rapido e veloce, soprattutto rapido e veloce, non perdi tempo, sei uno che va al sodo, sei determinato, sai cosa vuoi, ami te stesso, stimi te stesso, sei ricco di autostima, sei uno che sa cosa bisogna fare, sei stimato, sei apprezzato, sei vestito come bisogna essere vestiti, conosci, sei informato, sei profumato, sei cercato, ci sei, sei nel posto giusto al momento giusto, sai le lingue, le parli correntemente, sei figo e ti senti figo, ti muovi bene e agilmente negli aeroporti e usi lo smartphone mentre fai mille altre cose e sai sempre come si risolve il problema che hai, conosci i sistemi per risolvere tutti i problemi, sei la misura di tutte le cose, e dici buongiorno come prima cosa, innanzitutto buongiorno, e parli co

Dreaming, again

I sogni di Doppiovubi riscuotono un certo successo. Così il vostro Idolo ve ne racconta un altro. Tutta robba buona, robba fresca, di due giorni fa. Doppiovubi nel sogno si compra una moto. Una moto vera, roba da V. Rossi (non il sommo poeta di Zocca, l'altro), una motona rombante, potentissima. Ovviamente Doppiovubi non è capace di guidarla. Ma è un sogno, nel sogno quasi tutto è possibile. In realtà tutto sarebbe possibile, ma di fatto manteniamo un certo criterio di impossibilità anche in fase onirica, quindi in concreto quasi tutto è possibile. Dire 'in concreto' riferito a un sogno è abbastanza paradossale. Doppiovubi se ne va in giro per la città con la sua potentissima moto. La città è una specie di città americana. La moto è rossonera. Accade che Doppiovubi racconta agli altri di avere una potentissima moto. Ma non è che gli altri ne siano così affascinati. Poi, accade un fatto strano: Doppiovubi non ha un posto dove ricoverare nottetempo la su

Le coreane guglie

La Juventus ha uno stadio 'di proprietà'. Gli Agnelli hanno uno stadio di proprietà. Gli Agnelli hanno dato un nome al loro stadio. 'Juventus Stadium', lo hanno chiamato. Poi hanno fatto un accordo con Allianz, quelli delle assicurazioni. Adesso si chiama 'Allianz Stadium'. Allianz paga. Credo, fino al 2023. Mica scemi, gli Agnelli. Poi potrebbe diventare 'Vodafone Stadium', oppure 'Vetril Stadium'. Oppure 'Fruttolo Stadium'. Chissà. *** A Milano c'è una Cattedrale che è stata costruita a partire dal 1386. E' grande, il colore dà sul bianco. Ne avrete sentito parlare, forse l'avete anche vista. Da molti mesi, se vi mettete a guardare questa Cattedrale dalla parte della facciata, sulla sinistra (lato est, penso) vedrete un enorme oggetto luminoso, che non è un u.f.o., soprattutto perché non è volante, bensì appeso. E' un mega-schermo pubblicitario della 'Samsung'. *** Doppiov

Avete ragione.

Doppiovubi c'è rimasto male. Sapeva già che oggi, in questo bel mondo del 2017, a pochi anni dalla auto-distruzione definitiva del genere umano, il concetto di volontà  è ormai un lontano ricordo del passato. Sapeva già che l'essere umano è pigro e indolente. Ma riteneva che i suoi adepti, i suoi fidati lettori, che da molti anni lo seguono, lo leggono, fossero in qualche modo diversi. Mi avete molto deluso. Sono molto deluso. Ma perché mai, o Doppiovubi, ti abbiamo deluso? Perché ho scoperto con orrore  che siete passivi nella lettura. Deh, da cosa l'hai scoperto, nostro venerabile Doppiovubi? Da una conversazione con uno di voi, miserabili. Oh, venerabile, da chi, se è lecito saperlo? Da uno che pensavo fosse tra i meno pigri e indolenti. E che ti disse, venerabile e osservandissimo Doppiovubi? Mi disse che non andò a scoprire il significato del titolo del post del 30 agosto 2017. Forse soltanto lui, osservandissimo, forse altr

Il sogno di Doppiovubi

Ogni tanto Doppiovubi vi/si intrattiene con il racconto dei suoi sogni. Il sogno sognato il 15 settembre è stato interessante. Eccolo. Prologo. Doppiovubi si trova in prigione, in qualità di detenuto. E' un carcere molto duro. La struttura è in pietra grezza. La cella di D. è tre metri per due. Molto alta però, quattro metri. L'unica inferriata, di mezzo metro per mezzo metro, è quasi vicina al soffitto. Una specie di caverna, buia. Ambiente lugubre. Nella prima scena, Doppiovubi è solo nella sua cella-caverna. Seduto sulla branda - di pietra, cuscino di pietra - guarda fuori dall'inferriata. Fuori è notte. Luna piena. Doppiovubi, nel sogno, ha l'impressione che, nel sogno appunto, sia sempre notte. E sia sempre luna piena. Seconda scena. Mensa del carcere. Brutti ceffi, brutta gente. Doppiovubi ha il suo vassoio e mangia da solo. Capisce che la gang che comanda vuole abusare di lui. Sa di avere i giorni contati. Doppiovubi, stranamente, non

Acrimonia e Acronimia

Doppiovubi si è chiesto, Ma cosa mai vorrà dire VAR? Tutti dicono VAR. VAR di qua, VAR di là. Che sarebbe il sistema che usano gli arbitri, una roba tipo moviola. Ci vorrebbe poco, basta andare su Gogol, anzi su WikiPedia. Ma Doppiovubi su WikiPedia non ci vuole andare, perché Doppiovubi dice sempre che WikiPedia non va bene. Doppiovubi coltiva una certa acrimonia per WikiP. Doppiovubi è uno coerentissimo, anche se ciò spesso rappresenta una perniciosa forma masochistica cronica. Doppiovubi di conseguenza ha autarchicamente (*) usato il ragionamento . Dopo lunghissime -e densissime- riflessioni, le surriscaldate meningi di Doppiovubi hanno restituito un medio-buon risultato. Doppiovubi, con l'aiuto - lo ammette - di un amico che tuttavia si situa agli Antipodi rispetto a lui, ha finalmente capito cosa significa l'acronimo 'VAR'. Ragionamento, logica, esperienza, casi concreti ed ecco che finalmente ha capito. V.A.R.: V alido strum

Un sistema per tenerli buoni

Devo trovare un sistema. Un sistema per tenerlo buono . Fai così. 'Vieni qui, guarda, vedi questi mattoncini?' 'Sì mamma' 'Guarda mettili tutti in fila, così vedi, tutti dello stesso colore, però guarda che dopo controllo se li ha messi tutti bene in fila e tutti dello stesso colore' 'Sì sì mamma che bello' (due ore dopo) 'Guarda mamma tutti in fila tutti dello stesso colore' 'Bravissimo, adesso buttali giù tutti e rifai la stessa cosa con i gialli, ma mi raccomando, senza sbagliare' 'Sì sì mamma, lo faccio che bello che bello' *** Dicono che se autocertifichiamo la vaccinazione va bene lo stesso, il virus è ingannato e non agisce più, l'importante è prenotare per evitare le sanzioni e gabbare il virus, che è mitocondrialmente digiuno del diritto amministrativo scolastico, e al contempo inviamo lo spesometro, e telematicamente incrociamo i dati con l'anagrafe tributaria, e la polizia tributaria e l

Loomings

Chiamatela cimice. Quando un uomo onesto, stanco si riposa, cerca, almeno, di riposare. Quando cerca di dimenticare le frustrazioni, le delusioni. Quando un uomo intuisce che nessuno sforzo potrà mai regalargli la soddisfazione di ciò che va da sempre cercando, perché non sa esattamente cosa va da sempre cercando, lo sente nell'anima, ma non lo trasforma in linguaggio, e quindi non capisce, non può capirlo veramente finché il sentire non si muta in parola (il segreto del linguaggio). Ma sente che gli manca Qualcosa, e senza quel Qualcosa è tutto vano, tutto completamente privo di senso. E quando quest'uomo stanco e deluso, e impaurito, finalmente pone le sue misere membra tra le lenzuola, anelando qualche ora di abbandono, in un fittizio luogo, un teatro dove il cervello non lo bracchi con i suoi desideri e le sue paure, - illuso, ti braccherà anche laggiù - quando finalmente quest'uomo onesto prova, vanamente, a cercare un breve simulacro di pace