Dreaming, again

I sogni di Doppiovubi riscuotono un certo successo.
Così il vostro Idolo ve ne racconta un altro.
Tutta robba buona, robba fresca, di due giorni fa.

Doppiovubi nel sogno si compra una moto.
Una moto vera, roba da V. Rossi (non il sommo poeta di Zocca, l'altro),
una motona rombante, potentissima.
Ovviamente Doppiovubi non è capace di guidarla.
Ma è un sogno, nel sogno quasi tutto è possibile.
In realtà tutto sarebbe possibile, ma di fatto manteniamo un certo criterio di impossibilità anche in fase onirica, quindi in concreto quasi tutto è possibile.
Dire 'in concreto' riferito a un sogno è abbastanza paradossale.

Doppiovubi se ne va in giro per la città con la sua potentissima moto.
La città è una specie di città americana.
La moto è rossonera.

Accade che Doppiovubi racconta agli altri di avere una potentissima moto.
Ma non è che gli altri ne siano così affascinati.

Poi, accade un fatto strano:
Doppiovubi non ha un posto dove ricoverare nottetempo la sua bella moto nuova fiammante.
Anziché lasciarla in strada, dove durerebbe qualche minuto,
anziché affittare un posto-moto, che costa più della moto stessa,
Doppiovubi la vuole riporre nella sua cantina.
Ma per arrivare in cantina ci sono tre gradini da fare,
e fare i gradini con una moto pesante non è facile, oltre a essere scomodo.
In più ci sono delle curve, dei cunicoli, per arrivare alla cantina di Doppiovubi,
e portando la moto a mano, nelle curve non c'è spazio,
o passa lui, o passa la moto, e se la moto ti cade è un problema.

Un buon ottanta per cento del sogno va via con la questione dei cunicoli e delle curve.

Ma il momento psicologico più importante (stavate aspettando quello), è il seguente.
Doppiovubi durante il sogno, guardando la sua moto, non è contento.
Anzi, osservando la sua fiammante moto, non solo non è contento, ma pensa:
a me, di avere una moto, non me ne frega un cazzo.
Pensa esattamente così (la scurrilità è giustificata dalla citazione testuale).
Non gliene frega un cazzo né di avere una moto, né di avere quella moto.

Da un po' di tempo a questa parte,
Doppiovubi si è accorto che nei sogni realizza desideri
(ipotetici, cioè appartenenti ad altri, non suoi),
e poi, in tempo reale, ossia già durante il sogno, si accorge che
a ben guardare non gliene frega niente di quella realizzazione.
Come se ci fosse uno sdoppiamento di personalità onirico.
Praticamente nel sogno interviene un Doppiovubi razionale che giudica il Doppiovubi irrazionale.
In altre parole, il Vostro idolo sta (finalmente) separando i suoi desideri reali da quelli indotti.

Forse Doppiovubi è ammalato.
O forse sta guarendo.

W.B.

Post popolari in questo blog

Allahu Akbar.

Come si scrive un'enciclopedia

Quasi tutti i TV erano chiaramente sintonizzati su Telereporter