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Visualizzazione dei post da 2010

Placidamente sdraiato con le mani dietro alla nuca.

(Nota del curatore del blog: sembrano essere passati duecentosedici giorni dall’ultimo post, ma, in realtà, non è trascorso che un fugace istante. Come il lettore tra breve constaterà, alcuni importanti protagonisti del post che segue non appartengono a questo mondo, quindi il concetto di tempo non è applicabile. Almeno, per quanto li riguarda). Mentre Doppiovubi ritornava a catapulta nella sua cucina, e si chiedeva con notevolissima perplessità – fissando con sguardo da suricato la radio a cubo Brionvega, di colore rossastro sbiadito, che ancora trasmetteva dal canale Rai notizie addomesticate – se, alternativamente, avesse sognato o, peggio, fosse impazzito o, peggio ancora, fosse stato tutto vero, e mentre appunto il disorientato Doppiovubi si chiedeva tutto questo, Gesù – pungolato proprio dalle domande del nostro, diciamo così, eroe - decise di recarsi da suo padre a sottoporgli una questione molto importante. In effetti, si deve sapere che Gesù, sebbene innanzi ai (comuni) mortal

Giocando pigramente con dei sassolini.

Ogni santissimo giorno, anche se non avrebbe voluto, sbatteva violentemente la sua faccia davanti alla prova, sempre più inconfutabile, del fatto che tutti gli esseri umani, nessuno escluso, trascorrono la loro intera esistenza impregnati di un egoismo senza limite. Quando questa constatazione era riferita agli altri, ciò lo colmava di tristezza e amarezza. Quando invece era rivolta a se stesso - perchè lui sapeva bene di non costituire per niente un'eccezione a questa regola – ciò lo rendeva rabbioso. La tristezza si approfondiva e la rabbia montava quando Doppiovubi rifletteva su questa sua convinzione, cioè che la regola, la norma per l'uomo, ovvero il suo stato naturale, è quello di essere profondamente egoista, mentre Amore rappresenta una vera e propria eccezione, verso cui è difficile tendere, e in ogni caso bisogna esercitare un conato, uno sforzo cosciente e costante per nuotare contro la corrente, perchè il fiume degli istinti ti spinge inesorabilmente verso la tua di

Il Wu Wei, il vuoto, l'Aikido, l'energia oscura e Parmenide.

“Tra lo stimolo e la risposta c'è uno spazio. In quello spazio si trova la nostra libertà, e il potere di scegliere la nostra risposta.” Viktor Frankl Il neuroscienziato Benjamin Libet avrebbe dimostrato che la decisione, non consapevole, di agire avviene circa 550 millisecondi prima della decisione, consapevole, di compiere quella determinata azione. L'intenzione avviene, in un momento antecedente, nell'inconscio. In Mind Time scrive: “...l'apparizione inconscia di un'intenzione ad agire non può essere controllata consciamente. Solo il suo compimento finale come atto motorio può essere consciamente controllato”. Possiamo scegliere di non fare qualcosa, ma non possiamo controllare l'origine del segnale che stava per spingerci a compiere quell'azione. Lo psicologo William James disse che il libero arbitrio si esercita dopo l'impulso a fare qualcosa e prima di farlo veramente. Non è la libera volontà. E' la libera non-volontà . Gli astronomi hanno cal

Ancora insieme.

Pensò a tutte le coppie che conosceva. E pensò anche a tutte le coppie che non conosceva. Immaginò tutti i problemi nelle relazioni di tutte quelle coppie, di tutta questa Terra, e li visualizzò, i problemi, come fossero oggetti, e vide silenzi, grida, porte sbattute, ricatti, pianti, denti stretti, camminate solitarie in silenzio, nella sera, tra le lacrime, o soffitti fissati al buio, e tanti sospiri. Vide telefonate interrotte bruscamente, lamenti infiniti con i genitori e sfoghi ripetuti con gli amici e con amanti improvvisati in attesa di rubare il posto. Vide minacce, Guarda che me ne vado, vide rabbia, Un'altra al mio posto se ne sarebbe già andata, vide astio, Un altro al mio posto se ne sarebbe già andato. Vide figli che piangevano di nascosto, figli che avrebbero pianto tutte le loro lacrime, giunti all'età della ragione, e figli che non sarebbero mai nati, proprio per questo. Vide donne incomprese, vide uomini incompresi, vide figli incompresi. Vide ragioni, vide tor

Inaspettatamente.

Si chiese se l'Amore fosse da definire a priori, in base a un contenuto teorico, o a posteriori, in base a un esame di fatto sui comportamenti. Dice, Ti amo, ma poi ti usa come un accessorio da cucina, come strumento per raggiungere il proprio benessere. Forse non ti ama, o forse ti ama perché l'amore è compatibile con l'uso del prossimo - in ipotesi amato - come utensile, e anzi forse questo comportamento - in molti gli dicevano assai diffuso - addirittura caratterizza e definisce l'amore moderno. Si pose poi la più difficile delle domande, Le persone che ci stanno vicino cambiano col tempo - in genere in peggio - oppure sono sempre le stesse e noi prima semplicemente eravamo ciechi, e non ci eravamo accorti di come fossero davvero? E anziché darsi una risposta razionale, provò a interrogare il suo cuore stanco su tutti questi temi, e il suo cuore stanco, inaspettatamente, gli rispose, Ho voglia di smettere di battere, ho solo voglia di spegnermi, lasciami in pace. Alm

Una vecchia idea.

Interruppe le citazioni, giusto per tornare rapidamente su una sua vecchia idea, che lo tormentava e non gli dava pace. Come già sapeva bene da tempo, le situazioni difficili, nella vita, continueranno a ritornare a te sino a quando tu non avrai definitivamente risolto il tuo rapporto con esse, e fino a quando non avrai imparato a non lottare contro un ostacolo, ti si pareranno innanzi sempre nuovi ostacoli dello stesso tipo, e anzi sempre più alti e difficili. Ed ecco che lui continuamente si scontrava con quella idea, quella vecchia idea, che lo tormentava e non gli dava pace. Era convinto che questa sua vecchia idea corrispondesse alla realtà e alla verità, e che non fosse solo nella sua fantasia. Ebbene, quella sua vecchia idea verteva su questo, che ogni essere umano lotta disperatamente per soddisfare i suoi desideri, dove, nella frase, la parola-chiave, che sarebbe da scrivere in corsivo, è soprattutto Suoi, ossia a scapito di quelli degli altri, e se poi per avventura, per una

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"Qui credit in me, opera, quae ego facio, et ipse faciet et maiora horum faciet." (Giovanni, 14,12)

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"Non vi è, nè vi sarà mai, nulla di casuale, che sia una lunga sequenza di giorni perfettamente blu, che cominciano e finiscono in un crepuscolo dorato, l'attività politica apparentemente più caotica, la nascita di una grande città, la struttura cristallina di una gemma che non ha mai visto la luce, la distribuzione delle ricchezze, l'ora in cui il lattaio si alza, la posizione dell'elettrone, il succedersi di due inverni eccezionalmente rigidi. Persino gli elettroni, in teoria paradigmi di imprevedibilità, sono docili e ossequiose creaturine che saettano alla velocità della luce, andando precisamente dove devono; emettono un debole sibilo che percepito in combinazioni variate, è piacevole come il vento che soffia nella foresta, e fanno esattamente ciò che si ordina loro, di questo si può essere sicuri. Eppure, regna una meravigliosa anarchia, perchè il lattaio sceglie quando alzarsi, il ratto decide in quale tunnel infilarsi quando la metropolitana arriva rombando sui

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"Ambulabo coram Domino in regione vivorum." Salmo 116,9

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"John Quincy Adams sta bene, ma la casa in cui vive attualmente sta andando a pezzi: oscilla sulle fondamenta, il tempo e le stagioni l'hanno quasi distrutta, il tetto è logoro, i muri sconquassati tremano a ogni soffio di vento. Penso che John Quincy Adams dovrà presto andarsene. Lui, comunque, sta bene, abbastanza bene." John Quincy Adams