Il Wu Wei, il vuoto, l'Aikido, l'energia oscura e Parmenide.

“Tra lo stimolo e la risposta c'è uno spazio.
In quello spazio si trova la nostra libertà,
e il potere di scegliere la nostra risposta.”
Viktor Frankl

Il neuroscienziato Benjamin Libet avrebbe dimostrato che la decisione, non consapevole, di agire avviene circa 550 millisecondi prima della decisione, consapevole, di compiere quella determinata azione. L'intenzione avviene, in un momento antecedente, nell'inconscio. In Mind Time scrive: “...l'apparizione inconscia di un'intenzione ad agire non può essere controllata consciamente. Solo il suo compimento finale come atto motorio può essere consciamente controllato”. Possiamo scegliere di non fare qualcosa, ma non possiamo controllare l'origine del segnale che stava per spingerci a compiere quell'azione.
Lo psicologo William James disse che il libero arbitrio si esercita dopo l'impulso a fare qualcosa e prima di farlo veramente. Non è la libera volontà. E' la libera non-volontà.

Gli astronomi hanno calcolato che il settantaquattro per cento dell’universo è composto da energia oscura, al quale si aggiunge il ventidue per cento di materia oscura. Di entrambe si ignora la natura. Il rimanente quattro per cento è costituito dall’universo visibile.
Viviamo in un universo invisibile.

* * *

Per circa cinquanta minuti sua madre, ovvero Colei che l'aveva generato, gli riversò addosso veleni e polemiche astiose. Sentì tutto questo come profondamente ingiusto, e nel sentirsi incompreso provò dolore. Per circa cinquanta minuti provò a contrapporre le proprie ragioni, inutilmente.
Poi uscì di casa.
Prese, come d'abitudine, a rimuginare sull'accaduto. E nel pensare a quanto era accaduto, e nel rispondervi mentalmente, provò nuovo dolore.
Progettò di sfogarsi con qualcuno che forse l'avrebbe capito e gli avrebbe dato ragione.
Poi si accorse che sarebbe bastato non fare, ossia permettere che il veleno scorresse senza trovare opposizione.
Né opposizione a parole, né opposizione nei pensieri, nella sua mente.
Il vuoto, il non-essere che impedisce che un attacco trovi solidità. Lo spostarsi di lato, e il far cadere l'avversario - chi vuole essere avversario - nel vuoto appunto, dove la forza non può nulla.
La forza ha bisogno di incontrare un elemento solido per affermare i propri effetti. Ha bisogno di un elemento solido per esistere. Il non-essere che si rivela più forte dell'essere.
Smise di rimuginare, e improvvisamente udì i passerotti che cinguettavano. Anche prima stavano cinguettando, ma non li sentiva, perchè la sua mente era occupata.
E si sentì bene.

* * *

Il silenzio da cui emerge ogni singola nota è più importante della nota stessa. Lo spazio vuoto tra le note letteralmente permette alla musica di essere musica.

“Si plasma un recipiente con l'argilla,
ma è lo spazio all'interno che lo rende utile.
Scolpite con maestria porte e finestre,
ma è lo spazio vuoto della stanza che si usa.
L'utilità di ciò che è,
dipende da ciò che non è.”
(Lao-Tzu)

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