Una vecchia idea.

Interruppe le citazioni, giusto per tornare rapidamente su una sua vecchia idea, che lo tormentava e non gli dava pace. Come già sapeva bene da tempo, le situazioni difficili, nella vita, continueranno a ritornare a te sino a quando tu non avrai definitivamente risolto il tuo rapporto con esse, e fino a quando non avrai imparato a non lottare contro un ostacolo, ti si pareranno innanzi sempre nuovi ostacoli dello stesso tipo, e anzi sempre più alti e difficili. Ed ecco che lui continuamente si scontrava con quella idea, quella vecchia idea, che lo tormentava e non gli dava pace. Era convinto che questa sua vecchia idea corrispondesse alla realtà e alla verità, e che non fosse solo nella sua fantasia. Ebbene, quella sua vecchia idea verteva su questo, che ogni essere umano lotta disperatamente per soddisfare i suoi desideri, dove, nella frase, la parola-chiave, che sarebbe da scrivere in corsivo, è soprattutto Suoi, ossia a scapito di quelli degli altri, e se poi per avventura, per una mera fortunata coincidenza, i propri desideri coincidono con quelli del prossimo, bene, Ma se non dovessero coincidere, nessuna questione, si anteporranno i propri, ma non basterà limitarsi genericamente ad anteporre i propri, bisognerà anche lottare per soddisfare i propri desideri e se per caso nella lotta qualcun altro ci rimarrà stritolato in mezzo e soffrirà, pazienza, così è la vita. Contemplava dormire beata la sua bambina, anzi, la bambina generata anche da lui - non trovava diverso sistema perifrastico per evitare di usare il pronome possessivo, perchè non la voleva trasformare nell'oggetto di un diritto di proprietà o possesso - e non poteva non soffrire pensando al momento, che prima o poi ineluttabilmente sarebbe precipitato sulla vita di questa bambina, in cui anche lei si sarebbe trovata in un punto situato esattamente al centro della lotta per la soddisfazione dei desideri degli Altri esseri umani, e le augurava di capire presto, quanto prima, che la soluzione sarebbe stata quella di cedere incondizionatamente, di abbassare le braccia, di lasciare e di permettere che gli altri imponessero i loro desideri come prevalenti sui suoi, sui Tuoi, bambina cara, ma tanto non ci vorrà molto, il problema si porrà presto, non ho dubbi su questo, e mi si riempie il cuore di lacrime a pensare che Tu, proprio come il tuo papà, e qui puoi usare pure tutti i pronomi possessivi che vuoi, per un certo periodo di tempo lotterai incessantemente con gli altri per affermare la tua felicità, e gli altri lotteranno incessantemente con te per affermare la loro felicità, e nel migliore dei casi troverete un imperfettissimo compromesso che lascerà dietro di sè l'amarezza e la sensazione che il tragitto su questa terra non è come dovrebbe essere. E le augurava di capire, appunto, e di capire presto, che il proprio desiderio doveva essere abbandonato sul tappeto, e che di fronte alla volontà altrui forzosa di felicità, l'unica scelta da fare era quella di rispondere forte e chiaro un Sì Va Bene, e piegarsi docilmente e lasciare che gli Altri se la prendessero pure con la forza, la loro felicità e la soddisfazione completa dei loro desideri, per poi ritrovarsi, non alla fine ma poco dopo la fine della loro, di vita, a capire, ormai senza rimedio, di aver sbagliato tutto, ma proprio tutto.

W.B.

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