Come superare la crisi energetica in 17 mosse

1. Non pensare (soprattutto con l’avvicinarsi del 25 settembre): pensare è un’attività energetica dispendiosissima. Fissiamo inebetiti il vuoto, come quando qualcuno volò sul nido del cuculo.
2. Montare dei mini-mulini alla base dei grattacieli, in corrispondenza delle tubazioni fognarie. Le deiezioni di coloro i quali vivono agli ultimi piani, precipitando al suolo, muoveranno le pale, le quali, collegate con mini-generatori, accenderanno per brevi istanti qualche piccola lampadina.
3. Un’intelligente estensione analogica del superbonus edilizio da coibentazione: compriamo sessanta milioni di bare a tenuta stagna, con idonei forellini di aerazione, e giaciamo tutti dentro di esse per la gran parte del nostro tempo (e comunque non appena fa buio). Il nostro calore naturale, di circa 37°, sarà preservato e non si disperderà nell’ambiente. Altra idea similare è quella di spalmarsi sulla pelle, con continuità e in abbondanza, grasso di foca monaca.
4. Con semplici calcoli trigonometrici, spostiamo tutta la popolazione mondiale in un punto preciso del globo, in modo da modificare l’asse terrestre, e in tal modo accrescere la temperatura del pianeta, deviando il pianeta stesso rispetto al sole, quando fa più freddo; quando fa meno freddo, rispostiamoci tutti da un’altra parte. Oppure - strategia leggermente più facile e meno rischiosa - a ottobre andiamo tutti e sessanta milioni in Argentina, da parenti, e a marzo torniamo tutti in Italia.
5. Scaviamo un tunnel sotterraneo molto molto profondo dall’Europa alla Russia e nascostamente nottetempo andiamo a prenderci il gas naturale direttamente da sotto i loro stessi piedi, così gabbandoli.
6. Acquistiamo milioni di criceti e facciamoli correre dentro le loro ruotine, in modo da generare elettricità secondo il principio della dinamo. Al loro cibo penseremo più tardi. Quando saranno morti di stanchezza, ci sfameremo con i loro cadaveri, senza però cucinarli (cfr. 8), ma a crudo, pelo incluso, che è buono, sano (contiene cheratina) ed ecosostenibile.
7. Un po’ di sana coprofilia: scaldiamoci nelle nostre stesse feci, e raccogliamo la nostra preziosa urina in borse tipo acqua calda, da tenere dentro le nostre bare insieme, appunto, alle calde e amate feci (vedi punto 3). Riciclare, riciclare sempre.
8. Smettiamo completamente di mangiare. Questo ci farà risparmiare su forni, fornelli e frigoriferi. Mangiare è antistorico, volgare e rozzo. Solo gli animali mangiano.
9. Smettiamo di pensare alle bollette. Se non ci pensiamo più (vedi punto 1), il problema delle bollette è in gran parte risolto.
10. Non è un problema se chiudono decine di migliaia di imprese: questo equivale a un grande risparmio energetico. Piuttosto forniamo gratuitamente l’elettricità, così risparmiata, alle imprese che producono armi, che servono alla sacra causa della democrazia e della libertà.
11. Evitiamo l uso dell apostrofo e dell accento in tutti gli scritti. Tanto il senso si capira lo stesso. Ogni apostrofo e ogni accento non digitato equivarra a un notevole risparmio energetico.
12. Usare batterie portatili (pile). Comode e pratiche. Da usarsi soprattutto dentro (3).
13. Mangiare molti legumi e convogliare tutti i conseguenti peti dentro enormi tubi e così raccogliere tutti i gas intestinali di tutti gli italiani, da riciclare sul mercato dell’energia olandese ed eventualmente nelle case dei politici (tutti) che ci hanno condotto sin qui.
14. Sfregare freneticamente e a lungo le mani sulle coperte e generare così elettricità statica (qualcuno, prima o poi, inventerà un sistema per accumularla e usarla). In alternativa, attaccare un cavo alla nostra DeLorean e convogliare un fulmine nel flusso canalizzatore.
15. Come esiste la realtà virtuale, esiste il gas virtuale: giriamo le manopole e convinciamoci fermamente che il gas sta uscendo per davvero (vedi punto 9). Convinti, però: non siamo nel 1400 (quasi 1500). Mi raccomando, convinti.
16. La lamentela ha una carica energetica molto elevata: usiamo la rabbia e i piagnistei dei tifosi dell’Inter per generare energia quasi illimitata, soprattutto dopo i derby.
17. Suicidiamoci tutti quanti, tanto le bare sono già pronte all’uso.

W.B.

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