Mi piace-Non mi piace

E improvvisamente Doppiovubi ha pensato e ha buttato lì, E se da qualche parte nel mondo ci fosse qualcuno che ha accesso a tutti i server di Facebook e di Twitter, l'elogio del Nulla, e che premendo un pulsante possa eliminare tutto in un colpo solo, basta premere un pulsante, e niente cestino, niente ripristino, niente back-up, tutto eliminato in pochi secondi, tutte le foto, i video, i gattini, i puntini di sospensione, gli hashtag, i cinguettii, i profili, niente, tutto finito, nello spazio di qualche attimo, tutto perso per sempre, che cosa succederebbe a tutti coloro che, miliardi di persone, passano lunghe ore a comunicarsi foto, video, gattini e puntini di sospensione, e punti esclamativi a mitraglia, che cosa succederebbe nelle loro vite, come potrebbero avere relazioni umane, ora che si sono disabituati a incontrare fisicamente il prossimo, e le loro amicizie sono state irrimediabilmente cancellate, e i loro gusti non sono più condivisi, e i loro cani non sono più in bacheca, e la notizia apparirebbe subito sui quotidiani on-line di tutto il mondo, e sarebbe una disperazione generale, e come potrebbero i politici commentare il fatto del giorno, il senso delle cose si sgretolerebbe, ma poi ha aggiunto PIM, forse no, forse andrebbe come nell'ultima scena del Truman Show, quando le due guardie giurate, come se niente fosse, si chiedono Che cosa danno adesso, e consultano svogliatamente la guida TV.

W.B.




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Allahu Akbar.

Domenica sono stato alla libreria Feltrinelli di piazza Duomo. Cercavo una di quelle poltrone nere, tipo Frau, dove ti puoi sedere per sfogliare un libro prima di comprarlo. Tante volte la gente ci si siede solo perché è stanca. Forse è l'aria condizionata della Feltrinelli che ha dentro qualcosa che ti fa stancare. Di sicuro emana un cattivo odore, sa di minestrone. Sabato pomeriggio in corso Buenos Aires c'era una manifestazione pro-Gaza. Impressionante sentire centinaia di persone gridare Allah è grande, impressionante sentirlo gridare in arabo. In genere le nostre manifestazioni sono ricche di voci femminili, per cui il coro di protesta è leggermente acuto, si percepiscono chiaramente le ugole delle donne che vibrano e stridono. Questa volta il coro, nel complesso, aveva toni bassi, gutturali, cupi, cavernosi. Molto, troppo. Intimoriva. Allah è grande. Non c'era nemmeno una poltrona libera. Vagavo con due libri sotto il braccio, assediato dal caldo opprimente e dal catt
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Come si scrive un'enciclopedia

Il punto è che il redattore della voce di Wikipedia ha scritto “mostro”. Ha scritto che la chimera è un “mostro”. Già lì, ci troviamo di fronte a una prima difficoltà. “La chimera è un mostro…”. Tutti i vocabolari e tutte le enciclopedie - che si copiano un po’ gli uni con le altre, quando devi scrivere un vocabolario ex novo devi pur cominciare da un altro vocabolario, è come costruire una gru, come fai a costruire una gru se non disponi già di un’altra gru più alta (*) – cominciano la definizione di “chimera” con “mostro”. Ed è noto che la prima parola di una definizione è la più importante, perché definisce la categoria . In teoria si può immaginare un vocabolario/enciclopedia, fatto solo di categorie, dove a ogni parola corrisponda non una definizione completa, ma solo una parola, ovvero la sua categoria. Per esempio, alla voce “suncus etruscus” troveremmo soltanto la parola “mammifero” (**). (segue) W.B.   (*) Ricordo che ventitré anni fa su Radio Popolare,
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Quasi tutti i TV erano chiaramente sintonizzati su Telereporter

Tutti coloro i quali hanno vissuto a Milano negli anni '80 sanno perfettamente che il venerdì sera, dopo mezzanotte, Telereporter - contro la legge - trasmetteva film pornografici veri e propri. Non filmetti con E. Fenech che si fa la doccia e si insapona e R. Montagnani che la spia dal buco della serratura, non filmetti con C. Russo che vestita da professoressa si china verso la cattedra e A. Vitali che strabuzza gli occhi e simula uno svenimento, bensì veri e propri pornazzi - come si dice - con qualsiasi tipologia di introduzione di parti maschili in qualsivoglia luogo accessibile di natura femminile (all'epoca non era ancora così diffusa la pornografia omosessuale o bisessuale, per quanto ne sappia Doppiovubi, ma non è il suo campo). Il giovine Doppiovubi, che all'epoca aveva sedici/diciassette anni, e quindi la carica ormonale a livelli esplosivi, come ogni maschio che si rispetti alle 00:30 si sintonizzava religiosamente su Telereporter. Sia detto che Doppiovubi
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