Le Cronache di Doppiovubi Carabiniere (15-fine)



Entrai trafelato, e agitato, in stazione e la prima persona che incontrai fu, ovviamente, il piantone.
Per chi non lo sapesse, il “piantone” è il militare che ha l’ordine di stare all’ingresso della stazione. Generalmente il piantone ha un banco, posizionato in modo tale che nessuno possa entrare o uscire senza passare davanti a lui.
Il piantone mi guardò con un’occhiata di compassione.
Sapeva.
Mi indicò una stanza, e mi disse:
“Il brigadiere ti aspetta di là.”
Entrai nella stanza attigua. Il brigadiere era seduto sul piano della scrivania, con le gambe allungate e le caviglie incrociate.
Mi stava aspettando. 
Iniziò a parlare prima che iniziassi io.
“Senti, ho parlato col piantone. Lui dice che non ti ha visto entrare né uscire, e dice anche di essere sempre stato al suo posto. E… - pausa lunghissima e sospiro - …quindi penso di essermi sognato tutto.”
Tacqui.
Lo fissai.
Aggiunse: “…quindi è tutto sistemato, tranne… una cosa, vedi, stanotte io mi sono addormentato, se non mi fossi addormentato non ti avrei sognato, no?, e non potevo certo farlo, cioè, intendo, addormentarmi, e poi ti ho accusato ingiustamente, insomma, gradirei che tu non dicessi a nessuno che cosa è successo, insomma, amici come prima, posso stare tranquillo, vero?”
Io lo guardai a lungo, poi, senza riflettere sulla posizione gerarchica e sui gradi che ci separavano, d’istinto e seguendo un certo senso di giustizia che ciascuno di noi ha naturalmente inscritto, gli dissi con una imprevedibile decisione, testualmente:
“Ma vaffanculo.”
Dopo di che, mi girai e andai nella mia stanza per togliermi la divisa e dormire. Prima, però, abbracciai il piantone, mio salvatore.
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Nei mesi successivi il brigadiere, tutte le mattine tutte, mi accompagnò, anzi, mi portò di peso al bar del ministero, con sorrisi tanto larghi quanto finti, e mi offrì tutte le mattine tutte, tutto quello che volevo, senza limiti, e Doppiovubi non si tirò certo indietro, e mangiò tramezzini ai gusti più vari, e brioches  vuote e piene, e merendine e cioccolatini e snacks, e bevve caffè, cappucci, e succhi di ogni tipo di frutta, quale parziale risarcimento di quanto aveva subìto in quell’ora maledetta.
Offerte del tutto inutili, perché ovviamente tutti i carabinieri tutti, seppero della brutta storia del brigadiere sognante, e falsamente accusatore.

W.B.

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