Il mito del controllo


Ormai da svariati mesi fuori dalla casa dove vive Doppiovubi è montato un ponteggio finalizzato al rifacimento della facciata (*).
Gli operai spaccano tutto senza pietà (**), il che significa che sassi e calcinacci vengono proiettati contro i vetri delle finestre. Per preservare questi ultimi, e per evitare che la polvere invada la casa, i condomini, e anche Doppiovubi, abbassano le tapparelle giorno e notte. Ogni tanto si apre qualche spiraglio per sostituire l’anidride carbonica con l’ossigeno, e cercare di non morire.
Orbene, tapparelle abbassate più ponteggio esterno, uguale non si vede un accidente di quello che c’è fuori. Nel senso che alle tre di notte ti svegli e potrebbero essere tranquillamente le otto di mattina, perché la luce non ti arriva.
Oltre alla luce, non constati nemmeno le condizioni atmosferiche.
Così, per capire se piove o no, Doppiovubi apre la finestra e si mette in ascolto. Se sente tic tac, pioggia che scende, allora significa che piove, e allora prende l’ombrello.
Se non senti alcun tica tac, esci, e quando sei fuori scopri che ci sono nuvoloni neri che non potevi vedere causa ponteggio.
Ti senti un po’ come a Londra, dove l’ombrello è d’uopo anche se il sole spacca le pietre.
In generale, c’è qualcosa di affascinante nell’uscire di casa senza sapere che tempo sta facendo.
In un’epoca stolida dove abbiamo il “mito” del controllo (***), dove l’Uomo Moderno crede di poter controllare tutto, e invece non controlla niente, un po’ di sorpresa è terapeutica.

W.B.

(*) Per inciso, il costo della facciata è talmente spropositato che Doppiovubi si vergogna perfino a scriverlo. Sta di fatto che prima o dopo qualcuno in Italia dovrà - non dico risolvere ma almeno - proporre al dibattito il problema degli amministratori di condominio, e dei loro curiosi “rapporti” con i fornitori dei condomìni.
(**) Doppiovubi ha notato che i muratori, e gli operai in genere, godono nel fare più rumore possibile, e si chiamano tra loro urlando a squarciagola anche se si trovano a due metri di distanza. Ciò trova origine, a parere di Doppiovubi, nel fatto che socialmente si sentono in posizione subalterna, e vogliono dimostrare di “esserci”, in qualche modo, e il modo migliore è quello di fare rumore.
(***) Non dimenticate che dobbiamo parlar di miti, per spiegare la chimera.

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