Le Cronache di Doppiovubi Carabiniere (2)
L’altro
marchigiano era un tipo davvero strano che poco prima di arrivare
all’addestramento si era fatto male a un ginocchio non so come e questo
ginocchio suppurava (*) roba veramente schifosa e putrida, e questa roba
emanava un fetore tremendo per tutta la camerata giorno e notte, e alla fine
tutti lo evitavano e lui per questo ci soffriva perché non ne aveva alcuna
colpa. Cioè, non è andata esattamente così. All’inizio lui non aveva detto a
nessuno del problema al ginocchio, e quindi tutti avevano (avevamo) interpretato
il suo fetore come mancanza di igiene, e c’era stato un notevole ostracismo in
tal senso. Il marchigiano soffriva, ma chissà perché continuava a non dire
niente del ginocchio, forse nel suo personale calcolo di costi e benefici era
più grave un ginocchio malconcio di far la figura del puzzone, o forse temeva
di essere cacciato dai Carabinieri (nel senso di mandato via, non di essere
preda), per una sorta di inabilità. Sta di fatto che dopo un bel po’ il ragazzo
ha parlato e ha mostrato l’orrida ferita. Tutti lo evitavamo lo stesso, perché
puzzava incredibilmente, però lo evitavamo col sorriso, e lui non ci stava più
male.
Comunque,
appunto, tutti noi eravamo nordici, tranne due. Essendo nordici, tutti,
all’atto della proclamazione delle destinazioni, speravano ardentemente di
essere indirizzati vicino a casa, chi a Torino, chi a Milano, chi a Brescia, e così
via.
Doppiovubi
invece se ne stava tranquillo nel suo banchetto, a controllarsi le unghie come
Gastone, e ostentava la massima serenità. Ma perché mai Doppiovubi, mentre tutti
tremavano come foglie, si appalesava così distaccato?
(segue)
W.B.
(*)
Ricordo a tutti, per la serie il piacere
di saperlo - che in inglese “emettere pus, infettarsi” si dice “to fester”;
è l’origine del nome dello zio della Famiglia Addams. Il nome originale è
dunque Uncle Fester, cioè Zio Suppurazione. Pochi sanno che l’attore, Jackie
Coogan, aveva iniziato a recitare nei film muti, da bambino. Il ragazzino
seduto a fianco di Chaplin ne Il Monello (1921), è proprio quello che,
quarantatré anni dopo, conosceremo come zio Fester.