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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

Doppiovubi vi spiega come funziona l'economia

E' semplice. Ordunque. Doppiovubi si trovava su un treno inter-regionale per Venezia, durata infinita, ma costo accettabile. Poco lontano c'erano quattro ragazzetti - tre ragazzetti e una ragazzetta - che facevano i pirla . Uno portava il cappellino dell'Inter (infatti). Avranno avuto settanta anni in quattro. Andavano fino a Venezia, il capolinea (dopo, l'acqua). Chiaramente squattrinati, avevano optato per l'inter-regionale (in sè, scelta ottima). Ridevano e scherzavano. Mai zitti un attimo. Doppiovubi era irritato perché non riusciva a concentrarsi nella sua importante lettura di Lee Child. Arriva il controllore - una specie di palestrato tatuato, sul vagone c'erano tipo due gradi e lui era solta nt o in camicia, di qualche taglia inferiore per far risaltare la possente muscolatura - e gode come un matto nello scoprire che i quattro non hanno timbrato il biglietto prima della partenza (anche i sassi orma i sanno che va tim brato pena sanzioni draconia

You can't judge a book by its cover

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Adesso che si avvicina il Carnevale, Doppiovubi vi vuole raccontare un gustoso aneddoto. Si tratta di una storia rigorosamente vera. *** *** *** Molti anni fa - era appunto Carnevale - Doppiovubi accettò riluttante l'invito di un paio di amici a una festa in maschera. Riluttante per due motivi. Primo, a Doppiovubi non piacciono le feste, e i consessi in genere, anzi, prima o dopo, lo promette, vi parlerà dei pranzi di matrimonio. Secondo, Doppiovubi non ha mai avuto un costume da C arnevale che si rispetti, quindi è sempre stato costretto a umiliarsi con patetici "travestimenti" di risulta, tipo il tristissimo e immancabile arabo , realizzato con il classico lenzuolo e con lucido da scarpe spalmato in faccia, o il vestito da donna, che una volta era carnascialesco, mentre oggi è abbastanza usuale tutto l'anno - visto che i travestiti pare che abbondino , o simili. Tutta roba rimediata in casa all'ultimo momento. Doppiovubi ha sempre invidiato - e quindi det

29 gennaio 2033

Ce l'ho fatta. Avevano ragione. Era tutto vero. Vent'anni di sacrifici. I miei risparmi dilapidati in curcuma, alga spirulina, acido ascorbico, omega3, aloe vera, palestra. Tutto finalizzato ad arrivare a oggi. Sono uno degli ultimi. Era cominciato tutto dalla semplice lettura di una notizia. Gli altri non ci avevano fatto caso. Io sì. Ce l'ho fatta. Sono ancora vivo. Ho vinto io. *** *** *** - Questo sistema non funziona. - Non importa, esci lo stesso. - Non riconosce gli ostacoli, ti dico. - Inserisci i sensori di prossimità biologica. - Con quelli basta un attimo di distrazione e succede un disastro. - Esci lo stesso, è chiaro? *** *** *** Vado fuori. Oggi persino il cielo mi sembra più bello. Grigio, come sempre. Ma per me è meraviglioso. Mi sento vivo, vitale, e lo sarò per sempre. *** *** *** - Giovanni, io rientro. - Perché? - Ti ho detto che non funziona niente. - Finisci il giro poi rientra. - E' troppo pericoloso. - Fini

Fai con quello che hai

Doppiovubi ha fatto un sogno strano. Non si ricorda la trama, però si ricorda l'idea che ne emergeva. Era un'idea che lo faceva stare bene. Per certo non è un'idea "adatta" ai tempi in cui viviamo. E' un'idea che a che fare con la quantità . *** *** *** Accontentarsi, più o meno l'idea sarebbe questa. In particolare, Doppiovubi si è svegliato con questa precisa frase che gli ronzava in mente: fare con quello che si ha. Nel sogno Doppiovubi faceva con quello che aveva. E stava bene. *** *** *** Accontentarsi è parola nata nel Medioevo, non a caso, forse. Prima c'era solo l'espressione contentus , che non significa solo contenere in sé, ma anche contenersi. Nel XIII sec., poi, è stato aggiunta la preposizione ad, che indica la direzionalità verso l'altro da sé. L'animo che si contiene, e contiene in sé ciò che ha. *** *** *** Oggi accontentarsi ha un significato negativo. Chi si accontenta è un perdente,

Plic

Il mio viaggio è ancora lungo. Arrivo da lontano. Sul mio per corso incontro vari ostacoli, ma li supero tutti. *** *** *** Doppiovubi camminava a testa b assa. Evitava le pozzanghere con cura, per non sporcare le scarpe nuove. Ri p ensava a un' intervista che aveva letto sul Corriere della Sera a Jeffery Deaver, scrittore americano di romanzi thriller , intervista che si intitolava - più o meno - "riscrivo i miei romanzi cinquanta volte". *** *** *** Sono freddo, lo so, ma dipende dalla mia storia. Tutti lo sarebbero, al mio posto. Il mio destino è segnato. Mano a mano che procedo, divento s empre più sporco. Il mio destino è segnato. *** *** *** Aveva smesso di piovere da poco, e d evitare le pozzanghere non era faci le. A ccid enti , si era detto Doppiovubi dopo essersi imbattuto nel titolo , addirittura cinquanta volte, e così si era letto l'intervista intera . Ne era uscita una figura di Jeffery Deaver quasi leggendaria . *** *** ***  Non mi

Il Ministro Doppiovubi

Doppiovubi ha sognato di essere Ministro dell'Economia. Il Premier non era nessuno di noto. Doppiovubi era al suo fianco, alla sua prima uscita pubblica. Il Nostro indossava il suo vestito migliore e sedeva a un tavolo di una sala-riunioni. Tutto intorno giornalisti internazionali, pronti a fare domande. Doppiovubi si rese conto che tutti parlavano inglese. Il Premier rispondeva in scioltezza. Doppiovubi temeva che lo interpellassero. Si limitava ad annuire quando parlava il Premier e tra sé e sé pregava sommessamente Fai che non mi facciano domande fai che non mi facciano domande. La riunione terminò e nessun giornalista fece domande a Doppiovubi. *** *** *** Ma il sogno continua. La scena si trasferisce all'interno di una carrozza della metropolitana di una città imprecisata (non Milano, Doppiovubi lo deduce dal fatto che il vagone era pulito) . Doppiovubi è sempre Ministro dell'Economia, ma stavolta è solo, senza Premier. Il vagone è colmo di giornalisti. Qu

Cave canem

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Se si va avanti così, prima o poi ci sarà qualcuno che si inventerà l'ozonoterapia per i cani. *** *** *** Qualche tempo fa, ospite in casa di una signora - che per rispetto della privacy chiameremo Tizia -, a Doppiovubi è cascato l'occhio su una  strana scatolina. Il Nostro ha atteso che Tizia fosse in un'altra stanza, e lestamente e di soppiatto ha fotografato l'oggetto. Eccolo: Da notarsi la dicitura "30 capsule birillo". Mai viste per gli umani - nemmeno per i bambini degli umani - le "capsule birillo". Tizia ha un cane di media-grossa taglia, recuperato al canile qualche anno fa. Questo cane (cagna, in realtà) è completamente matto, pare perché prima dell'abbandono qualcuno gli sparò in pancia col fucile a pallini. Secondo Doppiovubi, che conosce abbastanza bene quel cane, era matto anche prima della sparatoria (e forse la follia fu la causa della fucilata, e non l'effetto), comunque si tratta di una mera congettura

Il Cavaliere oscuro resta lì dov'è

Hanno detto a Doppiovubi, Togli l'immagine di Batman dal tuo profilo, Batman non piace. Piaccia o non piaccia, Doppiovubi rimarrà sempre fedele a Batman, e non lo toglierà (tradirà) mai. Primo, Batman è il supereroe preferito da Doppiovubi . Doppiovubi gli è affezionato. Sarebbe come dire a un bambino, rinuncia al tuo cartone animato preferito. Non ci provate nemmeno. Secondo, Batman è un giustiziere (molto più giustiziere degli altri supereroi), e - nonostante la giustizia non sia di questo mondo - Doppiovubi sente fortissima la necessità di pretendere giustizia. Batman veglia sulla sua città, mentre questa dorme. Mica si infila in una cabina telefonica e ne esce vestito da pagliaccio. Terzo, Batman è un supereroe incompreso dalla gente, come bene è stato reso nell'ottima trilogia di Christopher Nolan. Doppiovubi, come i suoi lettori sanno, si sente fortemente incompreso, e di fatto lo è (e forse forse gli piace esserlo, per cui continuate a non comprenderlo, per fav

Cose già viste e sentite

" L’eterna clessidra dell’esistenza viene  sempre di nuovo capovolta e tu con essa... " [F. Nietzsche] Nell'antica Roma, più o meno dal V al II secolo a.C. - fatta eccezione per Silla e Cesare - esisteva la figura del dictator . Il dittatore era nominato ("detto" tale, di qui l'origine della parola) da un uomo solo, il console. Questa nomina avveniva solamente in casi straordinari, per ovviare a momenti di grave crisi della Repubblica. In teoria, il dittatore doveva avere grandi qualità. *** *** *** Come, abbandonato il politeismo, la nascente chiesa cristiana delle origini pensò di sostituire la costellazione di dèi - alla quale il popolo era abituato a credere - con un'altrettanta congerie di santi e beati, dotati di poteri più o meno divini, così - almeno secondo Doppiovubi - fu inventata la figura del dictator per colmare la nostalgia della perdita della abolita figura del monarca, che aveva i suoi vantaggi. Concentrare il potere sig

Cogito, ergo sum

Il pensiero successivo è immancabilmente più saggio.   [Euripide] *** *** *** Il compagno G. ha detto a Doppiovubi, S e scrivi un post che supera le venti righe ti leggerà solo chi ti ama di già, tutti gli altri no. Doppiovubi prova ad obbedire al guru (*) del marketing . *** *** *** Potremmo discutere sul tema Gli animali hanno un'anima - e la discussione potrebbe andare avanti all'infinito, anche perché secondo alcuni forse non c'è l'ha nemmeno l'uomo - ma c'è una facoltà che per certo differenzia l'uomo dall'animale, ed è il pensiero raziocinante. Viviamo in un'epoca in cui l' azione è considerata un valo re supremo. Fare, muoversi , inter -agire con il cont esto a livello fisico. Modificare la realtà dal punto di vista materiale. Tutto questo è molto apprezzato. Doppiovubi ritiene invece che un Essere umano do vrebbe far uso, per il novanta per cento del suo tempo, del pensiero raziocinante. Racco gliere informazioni,

Benvenuta Sinistra

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Quando Doppiovubi parla di politica - in realtà quando parla dei politicanti - le statistiche degli accessi al suo blog letteralmente crollano , il che significa che i lettori non sono molto, per usare un eufemismo, interessati. Tuttavia, visto che ormai Doppiovubi ha cominciato l'analisi delle campagne elettorali visive, gli tocca proseguire . Sono usciti anche i manifesti di Nicola "Nichi" Vendola , classe 1958. Ecco quello più rappresentativo: Qualche osservazione preliminare. In primo luogo si tratta di un chiaro fotomontaggio. La fotografia sullo sfondo ha un fuoco completamente diverso. La folla è vestita leggera (si nota un uomo barbuto con maglietta grigia alla destra - sinistra per lui - di Nichi) mentre Nicola, particolarmente pallido, indossa un giubbotto cerato. La folla sembra seduta in quello che potrebbe essere un teatro, e sempre per questioni di temperatura, Nichi non è in un ambiente chiuso, ma all'aperto e al