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- Veramente ci sarebbero un sacco di altre
ipotesi sulle ciotole. Magari il marito della vecchia le è talmente succube da
mangiare per terra come i cani, e in quel momento era in ospedale per un femore
rotto.
- Non essere ridicolo, Doppiovubi. Le
ipotesi deduttive devono avere una solida base probabilistica. A questa
stregua, le ciotole potrebbero essere state messe lì dagli alieni. Certo,
abbiamo qualche probabilità che il marito sia trattato come un cane – gran parte
delle mogli tratta così il proprio marito – ma al punto da fargli mangiare i
pezzettoni di carne e riso a quattro zampe in cucina, mi sembra abbastanza
improbabile, anche se non del tutto impossibile. Se una cosa può essere
immaginata – vedi Anselmo d’Aosta – questa cosa può esistere.
- Eh sì, su questo hai ragione. Pensiamo ad
“Antichrist” di Lars Von Trier, e alla scena in cui la moglie gli tràpana l’interstizio
…
- Trapàna.
- Tràpana. Fammi andare a cercare.
… wait … wait … wait …
- Trovato. Ho ragione io. Si dice tràpana.
Trapàna è antiquato.
- Tieni presente che io sono stato
prelevato dal 1843.
- In effetti. La scena in cui la moglie gli
tràpana l’interstizio tra fibula e tibia ed ivi gli fissa una mola da dieci
chili per impedirgli di fuggire, dopo averlo violentemente colpito sul pene con
un asse di legno, ecco, quella scena Lars l’ha pensata, visualizzata, scritta,
realizzata e fatta interpretare. Quello che si può pensare può esistere, per
quanto assurdo possa essere. Qualche filosofo direbbe che quello che si può
pensare addirittura esiste. Quello che vedi è quello che ottieni.
- Sta di fatto che non ti ho raccontato
questa storia per l’odore che c’era in casa della vecchia. Andiamo avanti. Portiamo
la signora nel suo salotto – pieno di ninnoli e puttanate varie, e infatti
comincio a impazzire a inseguire la Daria, Metti giù, Non toccare, Lascia
stare, Quello no, Non è tuo, e così via.
- Comunque quello era l’odore della
vecchia.
- Cosa vorresti dire? Perché insisti?