Feel guilty
- E poi?
- E poi dico, spaventato
dalla banana sotto-pelle, Chiamiamo subito il 118, signora. La vecchia signora (…) mi dice, Preferirei
chiamare prima mia figlia, però…
- Però cosa?
- Però non ho il
numero, ha detto. Il numero è dentro il cellulare, e il cellulare l’ho lasciato
a casa. Rimane un mistero, caro Ale, per quale arcano motivo i vecchi che
hanno un cellulare lo lascino a casa. Lo considerano ancora alla stregua di un telefono fisso, e il
telefono fisso deve rimanere a casa, ovvio.
- Non dirlo a me,
che non ho nemmeno il telefono, non è stato ancora inventato. Comunque se lo avessi, il cellulare, effettivamente lo lascerei a casa.
- Insomma, a
questo punto la vecchia mi dice, Non mi accompagnerebbe per favore a casa che
da lì chiamo mia figlia? Va bene, signora – e Doppiovubi pensa intanto alla
bolletta che scade e all’ufficio postale che sta chiudendo ed è l’ultimo giorno
e poi quegli infami ti mettono su la mora e al tempo stesso si sente in colpa
per anteporre i suoi sporchi interessi a un caso umano come quello e sempre al
tempo stesso riflette sul senso di colpa e ricorda di aver pensato che il senso
di colpa - del quale le nostre vite sono letteralmente imbevute - è indecifrabile nell’animo umano, forse vi è inscritto geneticamente
perché non si capisce da dove venga fuori, non crede Doppiovubi all’interpretazione
più banale della cultura che te lo instilla sin da quando sei bambino, e questo
inciso è scritto alla terza persona, chiaro indice del fatto che il nostro caro
Manzoni sta per essere rispedito a casa e Doppiovubi tornerà presto solo - forse,
a meno che non vada a prendere William Shakespeare, che anche quella deve
essere un’esperienza interessante - a parlare di sé come di qualcuno di diverso
da sé -, e proprio in quell’istante a Doppiovubi chissà perché viene in mente la
sonata per due pianoforti K448 di W.A.M., che è stata analizzata dai neuroscienziati i quali ne hanno individuato effetti incredibili sul cervello umano, e vorrebbe tornare ad ascoltarla proprio in quell’istante
appunto, e poi si chiede quanti dei suoi lettori adesso andranno su y.t. a cercare la K448 e quanti la ascolteranno per intero e tra questi quanti la ascolteranno con attenzione, con la massima attenzione appunto, nota per nota, fino alla fine, e si risponde, Nessuno, e a questo punto almeno uno, diciamo due, dei suoi lettori sentendosi sfidati se la ascolteranno tutta, oppure per non sentirsi manovrati psicologicamente da Doppiovubi proprio per questo non la ascolteranno proprio, e allora peggio per loro perché si perdono qualcosa di imperdibile – va bene signora, dove abita, Qui dietro l’angolo.
Ok, va bene,
andiamo.
(continua)
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