Thinking about the Dove
- Addirittura, ti sei commosso?
- Ti spiego, Ale.
Il manifesto diceva che adesso c’è il volo diretto Milano-Miami, che si
aggiunge al volo diretto Milano-New York.
- Cosa ci sarà di
commovente in questo.
- Pensavo al
1492, a Colombo.
- Sono passati
più di cinquecento anni.
- Appunto. Solo
cinquecento anni e guarda che cambiamento. Questo signore qui
con questa davvero piccola (era lunga ventuno metri) bagnarola qui
ci aveva messo
dal 3 agosto al 12 ottobre, per arrivare a Cuba; se avesse puntato direttamente
su New York, ci avrebbe messo molto meno, ma ovviamente mai come un aereo della
A.A., pur chiamandosi Colombo, e quindi avendo in sé il concetto di volo. Lasciando perdere le bassezze umane - ti risparmierò la storia del maggiorasco di Cristoforo Colombo - se l’uomo in cinquecento anni ha fatto questi progressi, cosa succederà
nei prossimi cinquecento anni? Per questo mi sono venuti i brividi. Mi sono
sentito orgoglioso di appartenere al genere umano.
- Chissà. C’è da
considerare la legge di Moore.
- La prima o la
seconda, Ale?
- La prima. Ogni
diciotto mesi le prestazioni dei computer raddoppiano.
- Allora ho ben
ragione ad avere i brividi.
- Ma c’è anche la
seconda legge di Moore: l'investimento per realizzare una nuova tecnologia di
microprocessori cresce in maniera esponenziale con il tempo.
- La seconda
legge di Moore è corretta dal lato investitore, ma è sbagliata dal lato del
consumatore (soprattutto a causa dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, che quando Moore l'ha formulata ancora non c'era a questi livelli). Ricordo che nel 1992 acquistai il mio primo 386, e costava circa
due milioni di lire. Aveva 4 Mb, dico Megabyte, di memoria RAM. Oggi un mini iPad costa
duecentottantanove euro.
Ancora prima, lo ZX Spectrum Sinclair aveva 16 Kb di
memoria, e mi costò nel 1984 circa trecentomila lire. Ce l’ho ancora.
- Funziona?
(continua, e basta)
W.B.