Molto proteico
Una tra le cose più tristi e patetiche che possono capitare
nella vita è quella di imbattersi in blog
che sono cessati. Dai numeri dell’archivio laterale si ricava che il loro
autore, nei primi mesi, o nei primi anni nel migliore dei casi, era posseduto
da un certo entusiasmo, scriveva frequentemente, proclamava progetti. Poi
accade qualcosa, la cadenza dei post comincia a scemare, e infine crolla. Infine, il buio e l’oblio. E il blog è ancora lì, dopo anni, a
testimoniare il fallimento.
Un teschio umano nel deserto.
*
Rcentemente Doppiovubi è capitato in un blog ad argomento teatrale. L’autore, nel 2009, aveva scritto una
trentina di post, strutturati e finalizzati
a un disegno ben preciso. In realtà si trattava più che altro di progetti, tutto
un continuo preannunciare quello che sarebbe stato scritto in futuro. Nel 2010 i post sono
diventati dieci, poi silenzio per sette mesi, poi a fine 2011 ne sono comparsi
quattro in un solo mese, un ritorno di fiamma, e ora sono due anni che non
compare più nulla.
*
Ed ecco un altro bar che
ha cambiato gestione. Vedi operai
affacendati che vanno avanti e indietro trasportando materiale e scaraventadolo
su un camion, e rumori di frese, e martelli, e poi dopo qualche settimana
compaiono i banconi nuovi di zecca, e i tavolini e le sedie col cellophane, e il gestore che dà
disposizioni a destra e a sinistra, e stanchezza e sudore ma entusiasmo, e
soprattutto tanti sogni. Sogni dappertutto. Poi si inaugura il locale, e brindisi e auguri e sorrisi e
altri sogni. Dopo un anno passi davanti alla vetrina, e la vetrina è
impolverata, e sulla vetrina c’è una carta da pacchi giallastra, e dietro, tra
le fessure della carta da pacchi giallastra, scorgi il mobilio pure
impolverato, come fossero tutti fuggiti dopo una catastrofe nucleare, e sulla
vetrina – un po’ storto – c’è anche un cartello verde, un verde molto acceso,
quasi fosforescente, con la scritta affittasi.
E ti tornano alla mente gli operai, e le frese, e i tavolini e i brindisi,
e ti assale una tristezza profonda. I sogni.
*
Tutto quello che abbiamo detto che avremmo fatto, nella
nostra vita.
E non abbiamo fatto.
Non abbiamo mai più fatto.
*
Doppiovubi è letteralmente ossessionato proprio da questa
paura, cioè dal fatto che, prima o poi, per un motivo o per un altro, il suo blog cominci a dare segni di cedimento,
a scricchiolare, e la frequenza dei post
decada, e infine ne rimangano solo le vestigia. Forse è anche per questo che vi
ha tolto la facoltà di commentare. Non vuole rendersi conto che non lo legge
più nessuno. Forse vuole fingere che tutto vada bene. La barca viaggia bene.
Non si vede la terra all’orizzonte, ma la rotta è corretta.
La speranza, la buona speranza.
**
Ah, già. La sorpresa. Doppiovubi vi aveva promesso, fin dal dodici
agosto, una sorpresa. Una novità. E’
pericoloso preannunciare una novità in un blog.
Potremmo essere vicini alla fine. I proclami sono indice di prossima decadenza.
Ne parliamo domani, di questa novità. Ha a che vedere con le
api e con i serpenti. Parleremo di destino e di imprese eroiche. Sarà qualcosa
di molto proteico.
W.B.