Molto proteico (15)



- Il mio cliente ha vinto la causa, noi abbiamo vinto la causa.
I due avvocati si guardavano fissi negli occhi. I loro rispettivi clienti erano seduti alle loro spalle, nell’ombra. La luce, fioca.
- Ho fatto i conti. Il suo cliente deve pagare duemilaventisei gulden. Oltre ai miei onorari.
- E a quanto ammonterebbero, i suoi onorari, collega?
- Diciamo ottocento.
- Ottocento.
- Sì, ottocento.
L’avvocato si girò sulla sedia per verificare la reazione del suo assistito.
- Johannes?
Johannes sorrise e sussurrò:
- Tanto non ho niente.
L’avvocato avversario si mise a ridere sonoramente.
- Non ha niente! Stia a sentire, signor Gensfleisch…
- … Gutenberg – puntualizzò Johannes guardando il pavimento.
- Signor Gensfleisch – riprese l’avvocato avversario – con il denaro che le ha generosamente prestato il mio patrocinato, il qui presente signor Johannes Fust, lei ha comprato la sua costosissima attrezzatura di stampa, e mi risulta che tale attrezzatura di stampa, e tra l’altro la sua attività di stampatore sta avendo un notevole successo, il che le fa guadagnare senz’altro molto, sia ancora in suo possesso, e tale attrezzatura di stampa ha ancora un certo valore, signor Gensfleisch, non è vero? Mi sbaglio?
Fu in quel preciso istante che Johannes Gutenberg rovesciò la sedia, scavalcò il tavolo con un balzo e prese per il collo l’avvocato del suo rivale e cominciò a stringere con le due mani robuste, e il colore della faccia dell’avvocato stava cambiando, prima bianco e poi bluastro, mentre invano gli altri due cercavano di separarli.
*
Per cinquecentosette anni le cose andarono così. Nel 1962, ad Ann Arbor (Michigan) veniva fondata la Information Control Systems, che sviluppò il sistema Astrotype, intorno al 1969, usato poi da IBM sui suoi computer. Nasceva la possibilità di cambiare  il testo che era stato già scritto. L’umanità – da sempre, e ancor più dopo l’invenzione di Gutenberg – aveva considerato l’idea di scrivere e poi stampare le idee e le informazioni. Una volta scritte, queste non si potevano cancellare e riscrivere (fatta ovviamente eccezione per le tavolette di cera e simili). Ma pur dopo l’invenzione del word processor, l’uomo ha sentito – continuato a sentire – il bisogno di fissare, stabilire, fermare nel tempo quello che aveva ideato e poi scritto. Una volta che il testo è stato scritto, corretto, rivisto, e soprattutto salvato, in buona sostanza una volta che il testo viene pubblicato, ossia indirizzato e offerto a una platea indiscriminata di lettori, questo testo non sarà più cambiato. Anche oggi è così.
Ecco, Doppiovubi, sulla scorta dell’insegnamento di Proteo, ha deciso di cambiare le regole.
Nella prossima puntata – l’ultima, la sedicesima – scoprirete che nulla sarà più come prima.

(15-continua)

W.B.

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