Molto proteico (5)



Lo stesso Franco Battiato comincia l’inascoltabile canzone (chiamiamola così, la qualità della produzione artistica del cantautore etneo è scesa a livelli intollerabili, per chi ricorda i suoi meravigliosi anni ottanta) Caliti Junku – contenuta nel fresco album Apriti Sesamo dell’ottobre 2012 – con queste parole: … che farò senza Euridice, dove andrò senza il mio bene… , ma è una citazione (anche musicale) da Orfeo ed Euridice di Gluck. Essendo passati 251 anni da quest’opera, Doppiovubi ritiene che Battiato non abbia pagato niente a nessuno per questa cover, salvo che qualche solerte ispettore SIAE non si presenti al prossimo concerto e si inventi qualcosa. Parallelamente, Vasco sta per produrre l’album Il dissoluto di Zocca, e la canzone di punta, In Italia seicento e quaranta, comincia con Madamina, il catalogo è questo, subito dopo di che la batteria, veramente cool, comincia a picchiare veramente duro. Se persino Battiato dà in pasto ai suoi accoliti il mito di Orfeo ed Euridice, dopo averli nutriti con carta di riso e canna di bambù, e gesuiti ed euclidei etc. etc., significa che il mito si è veramente popolarizzato, e Orfeo è tanto noto quanto Ridge Forrester (a proposito, Doppiovubi ha appreso che qualche giorno fa Stephanie è morta di cancro ai polmoni, e ha lasciato la sua quota della Forrester Creations a Rick – lato Brooke, che l’ha generato con Eric – tagliando fuori il neo-mascellone figlio di Ridge, Thomas, che è veramente incazzato), ed Euridice è tanto nota almeno quanto Melissa Satta (a proposito, Gelsenkirchen non è Milano, chissà se Boateng, trasferitosi allo Schalke 04, aveva previamente ottenuto l’assenso della bella Melissa, la quale aveva appena finito di trovare la tenda in tinta col divano, e adesso dovrà ricominciare tutto da capo (a Dusseldorf, pare) in mezzo a quei barbari pieni di birra e Würstchen; d’altra parte non dimentichiamo che il Boa nel 2007 aveva sposato la foggiana-tedesca Jennifer Michelle, dalla quale aveva avuto anche un figlio, poi si sono separati e Jennifer si è presa il bambino e se ne è tornata in Germania).
Quindi dicevamo, il mito di Orfeo ed Euridice lo conoscono praticamente tutti, per cui non c’è bisogno che Doppiovubi ve lo racconti (ma lo farà ugualmente). In questo mito, secondo Virgilio, ha un ruolo causalmente determinante il nostro Aristeo, l’allevatore di api.

(5-continua)

W.B.

Post popolari in questo blog

Allahu Akbar.

Domenica sono stato alla libreria Feltrinelli di piazza Duomo. Cercavo una di quelle poltrone nere, tipo Frau, dove ti puoi sedere per sfogliare un libro prima di comprarlo. Tante volte la gente ci si siede solo perché è stanca. Forse è l'aria condizionata della Feltrinelli che ha dentro qualcosa che ti fa stancare. Di sicuro emana un cattivo odore, sa di minestrone. Sabato pomeriggio in corso Buenos Aires c'era una manifestazione pro-Gaza. Impressionante sentire centinaia di persone gridare Allah è grande, impressionante sentirlo gridare in arabo. In genere le nostre manifestazioni sono ricche di voci femminili, per cui il coro di protesta è leggermente acuto, si percepiscono chiaramente le ugole delle donne che vibrano e stridono. Questa volta il coro, nel complesso, aveva toni bassi, gutturali, cupi, cavernosi. Molto, troppo. Intimoriva. Allah è grande. Non c'era nemmeno una poltrona libera. Vagavo con due libri sotto il braccio, assediato dal caldo opprimente e dal catt...
Continua a leggere

Quasi tutti i TV erano chiaramente sintonizzati su Telereporter

Tutti coloro i quali hanno vissuto a Milano negli anni '80 sanno perfettamente che il venerdì sera, dopo mezzanotte, Telereporter - contro la legge - trasmetteva film pornografici veri e propri. Non filmetti con E. Fenech che si fa la doccia e si insapona e R. Montagnani che la spia dal buco della serratura, non filmetti con C. Russo che vestita da professoressa si china verso la cattedra e A. Vitali che strabuzza gli occhi e simula uno svenimento, bensì veri e propri pornazzi - come si dice - con qualsiasi tipologia di introduzione di parti maschili in qualsivoglia luogo accessibile di natura femminile (all'epoca non era ancora così diffusa la pornografia omosessuale o bisessuale, per quanto ne sappia Doppiovubi, ma non è il suo campo). Il giovine Doppiovubi, che all'epoca aveva sedici/diciassette anni, e quindi la carica ormonale a livelli esplosivi, come ogni maschio che si rispetti alle 00:30 si sintonizzava religiosamente su Telereporter. Sia detto che Doppiovubi...
Continua a leggere

Come si scrive un'enciclopedia

Il punto è che il redattore della voce di Wikipedia ha scritto “mostro”. Ha scritto che la chimera è un “mostro”. Già lì, ci troviamo di fronte a una prima difficoltà. “La chimera è un mostro…”. Tutti i vocabolari e tutte le enciclopedie - che si copiano un po’ gli uni con le altre, quando devi scrivere un vocabolario ex novo devi pur cominciare da un altro vocabolario, è come costruire una gru, come fai a costruire una gru se non disponi già di un’altra gru più alta (*) – cominciano la definizione di “chimera” con “mostro”. Ed è noto che la prima parola di una definizione è la più importante, perché definisce la categoria . In teoria si può immaginare un vocabolario/enciclopedia, fatto solo di categorie, dove a ogni parola corrisponda non una definizione completa, ma solo una parola, ovvero la sua categoria. Per esempio, alla voce “suncus etruscus” troveremmo soltanto la parola “mammifero” (**). (segue) W.B.   (*) Ricordo che ventitré anni fa su Radio Popola...
Continua a leggere