Zero virgola qualcosa



Primo, non prendere gol.  
Il cervello è programmato per accorgersi del pericolo in pochi millisecondi. Fuggire o lottare, questione di sopravvivenza.  
Primo, non prendere gol.
***
Doppiovubi vi propone un esperimento.
Provate a recarvi in un luogo all’aperto, molto affollato.
Se vivete in città, una via del centro, all’ora di punta, va bene.
Camminate.
Incrocerete almeno una o due persone, alla vostra destra e alla vostra sinistra, ogni due-tre secondi.
Ora, per quanto vi è possibile, guardate negli occhi ciascuna persona che incontrate. Fin qui niente di nuovo, direte Che palle, lo sapevamo già, le persone non ti guardano negli occhi, e bla bla. No, Doppiovubi non vuole dirvi questo.
Osservate. Qualcuno non se ne accorgerà (sta guardando per terra, sta consultando il telefonino, è sopra pensiero). Ma molti (più della metà) se ne accorgeranno. Le persone, quando camminano tra la folla, guardano le facce che incrociano. Se voi le guardate negli occhi, avete buone probabilità che vi guardino a loro volta negli occhi. Non che stiano anche loro eseguendo esperimenti o che siano interessati a voi. In realtà stanno animalmente scansionando il contesto, per evitare il pericolo. Il miglior modo per accorgersi che un altro uomo è male intenzionato, consiste nel guardarlo negli occhi.
Primo, non prendere gol.
***
Occhio nell’occhio, si stabilisce così un rapporto.
Quello che Doppiovubi ha studiato è il tempo durante il quale lo sguardo incrociato rimane agganciato. Dato x il tempo totale a disposizione (prima che i due soggetti si superino, poiché vanno verso direzioni opposte), chiameremo y il tempo durante il quale i due sguardi rimangono uniti.
Ora, avremo una serie molto ampia di y estremamente risicate. La stragrande maggioranza della gente ti guarderà di ritorno soltanto per un tempo y necessario e sufficiente per stabilire se tu rappresenti una minaccia oppure no. Che poi è un tempo di pochi millisecondi. Poi distoglierà lo sguardo, e tornerà a pensare all’infortunio di Chiellini o al Samsung Galaxy S-IV, dato che quello che ha appena visto – uno sconosciuto, apparentemente non bellicoso, che lo guarda negli occhi – è del tutto inutile.
Ma, e qui cominciamo a esaminare il punto centrale dell’esperimento, c’è una quota di persone, più o meno sarà il cinque per cento del totale, per cui x = y.
Una volta resosi conto che lo stai guardando, il cinque per cento continua a guardarti fino a che non vi siete superati.
Certo, l'atteggiamento di quel cinque per cento può essere dovuto a curiosità (è difficile che qualcuno mi guardi negli occhi, Ma che cosa vorrà mai questo qui?) oppure all’idea che un motivo ci deve essere (Non è che questo qui mi conosce e io non mi ricordo di lui?) o ad altri motivi di carattere latamente utilitaristico.
Ma dentro questo cinque per cento c’è uno zero virgola qualcosa.
Uno zero virgola qualcosa che ti ritorna lo sguardo perché - come te – ha capito che sì, è vero, gli elementi chimici in natura saranno anche novantotto (o novantasei, o novantuno, come dicono altri), e tutto sommato tra un albero, un sasso e un essere umano non c’è nessuna differenza a livello strutturale, si tratta solo di combinazioni diverse dei novantotto elementi, quelli sono, peccato che c’è una cosa che si chiama luce – il fotone - che ha anche natura di particella e allora se tutto ciò che esiste in natura è contenuto nella tavola periodica degli elementi dove cacchio ce lo metto il fotone, Non lo metti da nessuna parte, sei un ignorante, è una particella elementare, un bosone, anche se non ha massa, non è materiale, gli elementi sono fatti di atomi, qui stiamo parlando di particelle subatomiche, lascia perdere la fisica, Doppiovubi, non è il tuo campo, Sarà anche immateriale, il fotone, però esiste, e non decade mai, e ha vita infinita, Doppiovubi ci ha pensato, la luce parte dai confini dell’universo e percorre miliardi di anni (luce, appunto) nel buio ma non è che a un certo punto si spegne, no, e soprattutto si muove a una velocità incredibile (della luce, appunto) finché non incontra un ostacolo, va avanti per sempre, non si spegne mai, e tu vorresti far credere a Doppiovubi che oltre ai novantotto elementi chimici naturali non c’è nient’altro, non ce la farai mai a convincerlo.
Ecco, quello zero virgola qualcosa per cento magari non ha pensato al fotone che ha vita infinita, però in quei pochi millisecondi ha intuito di avere di fronte a sé qualcosa di più di un agglomerato di elementi chimici. E in quel quarto di secondo che vi rimane, prima che perisca il tempo x a vostra disposizione, dovreste fermarvi, stringervi la mano, abbracciarvi, e almeno sapere come vi chiamate, vi siete trovati e riconosciuti.
E tutti gli altri si affrettino pure, pensando al Samsung.

W.B.

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