Reichstagsbrandverordnung

La democrazia si basa su un calcolo probabilistico.
Possiamo suddividere l'umanità in due macro-categorie. Gli illuminati (cat. A) e i non-illuminati (cat. B). Per illuminato Doppiovubi intende un uomo saggio, consapevole, equilibrato, onesto, umile e via di seguito. Insomma, un uomo con la U maiuscola, ci siamo capiti.
Ovviamente ci sono delle graduazioni, uno può essere più o meno illuminato, però, per semplificare, diciamo che esiste una linea di demarcazione abbastanza netta. 
O sei A, o sei B.
Ovviamente se uno pensa di essere A, in realtà è B. Il vero illuminato pensa di non esserlo. Viceversa, se uno pensa di essere B, potrebbe essere davvero B.
La prima domanda è: sarà più grande l'insieme A o l'insieme B?
Penso che quasi tutti concorderanno sulla esiguità dell'insieme A, rispetto a B.
Qual è la proporzione? Uno a cento? Uno a mille? 
Doppiovubi non lo sa dire, però l'insieme A è esiguo. Bisogna andarli a cercare, gli A. Gli A sono pochi. Per definizione, sono schivi. Non sono facilmente reperibili.
La seconda domanda è retorica: in un agglomerato di esseri umani, se si decide che qualcuno deve prendere decisioni per tutti gli altri, sarà bene che sia prelevato dalla categoria A o dalla categoria B?
Essendo retorica la domanda, non rispondiamo neanche.
La terza domanda è difficile: chi decide chi appartiene alla categoria A e chi fa parte invece della categoria B?
Questo punto è cruciale. L'umanità si è sempre interrogata sulle modalità di scelta.
Secondo qualcuno, Tizio fa parte della categoria A. Secondo altri Caio. Secondo altri ancora, Sempronio.
Insomma, ognuno dice la sua.
Allora si è detto, Perché non contiamo le opinioni, vediamo quanti sono quelli che si trovano d'accordo su un nome, e proprio quello lì ci comanderà. Sarà lui il nostro capo.
Ed ecco che, solo per fare uno dei tanti esempi, grazie a questo tanto semplice quanto geniale stratagemma di natura aritmetica (la sua bellezza sta nella semplicità), quale governatore dello Stato della California è stato scelto quest'uomo:


Insomma, presumiamo che - se l'ha detto la maggioranza - è probabile che la maggioranza non sbagli. Una persona può sbagliare un giudizio. Due possono sbagliare di meno. Dieci ancora meno. Un milione tendenzialmente non sbaglia. Questo sarebbe l'assioma democratico.
Non saranno mica tutti scemi.
La democrazia si basa su un calcolo probabilistico. Più grande è il numero di coloro i quali formulano il giudizio x, più il giudizio x sarà corretto. Il crescere del numero garantisce la auto-correzione del giudizio.
Il problema è che - come abbiamo visto sopra - l'insieme B è nettamente più numeroso.
L'insieme B - formato da persone non illuminate - decide a maggioranza chi è illuminato.
Accidenti, sempre quella maledetta nota stonata sul pianoforte.

W.B.  



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