L'endorsement di Doppiovubi

Tra poco si vota, e i lettori di Doppiovubi si chiederanno, per chi vota Doppiovubi?
Non è facile.
Una premessa importante. Secondo Doppiovubi l'essere umano ha una unicità tale - come ci insegna anche la genetica - per cui nessuno è riducibile a un altro; ognuno è diverso da tutti gli altri, il che è esattamente il contrario di quanto proclama l'art. 3 della Carta costituzionale.
Le semplificazioni, appunto, sono tali: semplificazioni. Le categorie sono etichette illusorie, derivate dai ruoli artificiali che ci hanno spiegato, fin da piccoli, che dobbiamo avere in questa nostra bella Società.
Ti hanno che sei un uomo, che sei un tifoso dell'Inter, che sei un papà, che sei un divorziato, che sei un lavoratore dipendente, e infine ti chiedono: sotto il profilo politico, amico, quale etichetta hai sulla fronte? La risposta esatta dovrebbe essere nessuna, perché le mie idee politiche sono le mie e basta.
E tu però ti senti di dover rispondere per forza, e quindi che fai? vai alla disperata ricerca di un partito - o movimento - che più o meno ti rappresenti, rappresenti le tue idee, ma è una chimera, perché, vista la tua unicità, nessun partito ti può davvero rappresentare. Magari qualcosa di quello che pensi tu c'è, ma qualcos'altro manca; la coperta è troppo corta.
Ma è la democrazia rappresentativa, ti dicono, un partito devi sceglierlo. Diciamo che puoi scegliere quello che ti rappresenta meglio. Oppure che non ti rappresenta peggio.
Già farsi rappresentare da qualcun altro è una cosa terribile. E' già pericoloso dar la delega al vicino di casa per un'assemblea condominiale, figuriamoci mandarlo a legiferare per conto tuo e dei tuoi cari.
Figuriamoci dare la delega a un partito (o movimento che dir si voglia), dove la delega è doppia, la prima al partito, e poi sarà quest'ultimo a decidere chi ti governerà. E se anche c'è il meccanismo delle "primarie", in ogni caso il partito voterà tendenzialmente nello stesso modo, in maniera unitaria, e quindi il candidato scelto con le primarie si adeguerà al diktat.
E così non c'è molta scelta, stavolta il voto è abbastanza obbligato.
Quando la tavola è troppo sporca e incasinata, e sai che i piatti sono talmente lerci che non potrai mai lavarli, non ti resta che prendere la tovaglia, tirarla su per i quattro lembi, farne un bel fagotto e buttare tutto nella pattumiera. 
E mangiamocela, questa focaccia genovese.
Poi, si vedrà.

W.B.


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