La Volpe

Nel lontano 1919 lo scrittore statunitense Johnston McCulley ebbe una grande idea.
Inventò un personaggio nuovo.
Il suo ruolo - guarda caso - era quello di difendere i deboli.
Indossa una mascherina, un cappello nero e un mantello nero.
Il suo nome è Zorro.
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Quando Doppiovubi aveva 5-6 anni, Zorro era il suo eroe.
Ovviamente all'epoca Doppiovubi era convinto che esistesse veramente. I telefilm di Zorro erano bellissimi, in bianco e nero. Doppiovubi ne era affascinato. Sin da allora il piccolo Doppiovubi anelava alla giustizia, e Zorro era un vero giustiziere.
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Un giorno i genitori di Doppiovubi portarono Doppiovubi al circo. Le solite cose, i pagliacci - di cui abbiamo parlato non molto tempo fa - gli elefanti, i giocolieri, i trapezisti, la puzza di cacca e il freddo sotto il tendone. Le solite cose.
Ma a un certo momento entrò Lui. Uno Zorro vero, col cavallo bianco e il mantello svolazzante e la spada sguainata, entrò al galoppo nella pista e il piccolo Doppiovubi rimase di stucco, a bocca aperta. I genitori di Doppiovubi erano contentissimi, perché constatavano di aver regalato una grande emozione al loro bambino (per tutta la vita hanno rivangato l'episodio, come se Doppiovubi non se lo ricordasse, senza capire che fu una pietra miliare per il Nostro).
Doppiovubi pianse per l'emozione. Zorro esisteva davvero.


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Uno dei più grandi misteri dell'attuale Carnevale è Zorro. Ai tempi in cui Doppiovubi era bambino, Zorro era di gran moda, in giro era pieno di Zorri. Ma oggi assolutamente no. I bambini - maschi - si vestono da Gormiti e da Spider Man (i più fighi, ovviamente, da Batman), ma non dovrebbero vestirsi da Zorro. Sarebbe come se un bambino andasse allo stadio con la maglietta rossonera e sulla schiena portasse "Costacurta 5", o "Donadoni 7", non esiste. "Balotelli 45" esiste perché è attuale. Nessun bambino accetterebbe di indossare la maglia di un certo Costacurta, mai visto e forse appena sentito nominare, soprattutto se gli altri coetanei vanno in giro con la maglia di El Shaarawy, e, se gli venisse imposta una maglietta antiquata, metteremmo i semi per qualche turba psicologica e per la futura auto nuova di qualche psicologo degli anni a venire.
Eppure in giro ci sono ancora i costumi da Zorro. E tanti.
Le spiegazioni possono essere soltanto due. La prima. Un padre nostalgico ha conservato il costume in solaio e l'ha riesumato per il proprio bambino. Questo è abbastanza improbabile, perché le mamme, che per definizione e in genere sono abbastanza crudeli, di norma quando il loro piccino raggiunge la pubertà, ma anche molto prima - al fine di ri-affermare la loro potenza di controllo sulla vita del bambino, intuendo che questi sta cominciando a meditare di vivere la sua vita in autonomia e che quindi la situazione sta scivolando di mano alla mamma che teme pertanto di diventare inutile - gli buttano via con cattiveria giocattoli e simili; invariabilmente non si accorgono che un bambino vuole conservare i suoi giocattoli per tutta la vita. L'undicenne torna a casa da scuola e chiede Mamma che fine hanno fatto i miei soldatini Li ho buttati via, al che scattano pianti, grida, pugni sulla gonna, porte sbattute e desideri di morte, e via così. Quando lo capiranno le madri? mai. Per cui, anche ammesso e non concesso che un papà avesse voluto conservare un costume, la nonna glielo avrebbe sicuramente eliminato, o al più lacerato per usarlo come straccio per i pavimenti. Tanto non serve più.
La seconda spiegazione è di tipo economico. Negli anni '80, quando Zorro spopolava di brutto, qualche industriale sapientone - una vera volpe (*) - deve aver commissionato la produzione di milioni di costumi di Zorro, che probabilmente giacciono, insieme a spade (queste invero riciclabili per il sempreverde costume da pirata) e cappelli - in qualche magazzeno di Caronno Pertusella; gli eredi del sapientone caduti in disgrazia, a tutt'oggi, rifilano annualmente ai dettaglianti - oggi in gran parte cinesi - gli scatoloni a prezzi stracciati, e peraltro i cinesi se ne fregano, figuriamoci se stanno a sottolizzare, per lolo contano gli euli. Al che le madri vedono che i costumi di Zorro costano poco, fanno due conti, pensano Mah, il PD dovrebbe vincere le elezioni, l'IMU raddoppia perché ci raddoppiano le rendite catastali e quindi la base di calcolo, conviene risparmiare, e così rifilano a loro volta ai malcapitati bambini il costume di Zorro; alcuni - Doppiovubi immagina - lo indosseranno con inconsapevolezza ma felici di ostentare una maschera elegante e misteriosa. Altri, molti altri, avranno pianto e frignato, e probabilmente anche loro contribuiranno in futuro agli optional della nuova auto sportiva del nostro amico psicologo.
Doppiovubi dice a tutti costoro, Non frignate, bambini, siate onorati di indossare il costume di Zorro, perché è un eroe nobile e coraggioso. Portategli rispetto.

W.B.  

(*) Forse non tutti sanno che Zorro in spagnolo significa "volpe".

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