Italians do it worse

- Buongiorno signora.
- Buongiorno a lei signor Alfio.
- Ha visto che bella roba oggi eh?
- Insomma.
- Ma guardi le cuciture, signora bella, tutta roba fine.
- Sembrerebbe di sì, ma chi mi garantisce...
- Signora mia, garantisce Alfio, tutta roba di provenienza sicura. Alta qualità.
- Secondo lei basta un'etichetta? L'etichetta ce la posso mettere io...
- Signora cara, a parte l'etichetta, glielo dico io.
- L'ultima volta, secondo me, lei mi ha venduto roba italiana.
- Roba italiana? Io? Ma non scherziamo signora! Lei mi offende.
- E di questa qui siamo sicuri, signor Alfio?
- Siamo sicurissimi, cara signora, tutta roba made in China, stia tranquilla.
*** *** ***
Da sempre serpeggia una contraddizione inerente alla qualità italiana.  
Quasi tutti concordano sul fatto che gli italiani, in genere, fanno le cose "alla carlona", che gli altri sono più bravi di noi, che noi saremmo gli arruffoni, i pasticcioni, gli arrangioni. Tutti dicono - ormai è uno sport - che in Italia si evade, si elude, si lavora in nero (oppure, come dicono dove si lavora davvero in nero, "al nero"), si corrompe, si sfrutta, si ruba, si approfitta, si mente, si adultera, si falsifica, insomma, come si suol dire non si rispettano le regole. E infatti si idolatra il resto del mondo, e l'Europa in particolare (*). Insomma, noi ci dobbiamo adeguare agli altri, perché noi siamo soltanto italiani, e facciamo tutte quelle schifezze elencate sopra; il primo che si permette di segnalare che stiamo facendo qualcosina di giusto, e magari meglio degli altri, viene inchiodato alla croce, ovviamente dopo essere stato accusato di nazionalismo e protezionismo, e da ciò promana un odorino, un effluvio vagamente di estrema destra. 
Questo è il primo lato della contraddizione.
Dall'altro lato, quando si parla di qualità, di made in Italy, ecco che improvvisamente gli italiani diventano i numeri uno assoluti. Ah, la qualità italiana! Ce la invidiano in tutto il mondo. Gli altri non sono mica capaci di realizzare quello che creiamo noi. Se un alieno atterrasse sul pianeta Terra, e chiedesse qualcosa di fatto davvero bene, tutto il pianeta Terra all'unisono gli indicherebbe lo Stivale. Tutto ad un tratto, le nefandezze di cui siamo capaci - che in altra sede si continuano pomposamente a enumerare - svaniscono nel nulla. Al contrario, la produzione italiana diventa garanzia di qualità. La filiera (una delle parole di moda più odiose) italiana ti assicura il rispetto delle regole. Il tuo maglione non ti causerà la dermatite. La tua mozzarella non ti porterà problemi intestinali. Questa nuova struttura è costruita secondo i migliori standard di qualità, dice il Sindaco tagliando il nastro tricolore. Salvo poi scoprire falde misteriosamente inquinate da coloranti mortali scaricati chissà dove e chissà da chi, mozzarelle alla diossina o che diventano blu appena aperte, e crolli di asili con bambini sotto, alla prima scossa di terremoto: e i pubblici Ministeri aprono fascicoli, aprono fascicoli, aprono fascicoli. Comunque, il primo che si permette di parlar male dei prodotti italiani, viene inchiodato alla croce, dopo essere stato accusato di essere uno schifoso traditore anti-italiano, e magari un p.M. ci apre sopra un fascicolo.
Decidiamoci, o siamo i peggiori, o siamo i migliori, oppure siamo una via di mezzo (**). Doppiovubi non si esprime sulla diatriba. 
Si limita a rilevare la contraddizione.
*** *** *** 
Per converso, come in Monsters & Co. il contatto con un bambino provoca l'intervento immediato delle forze speciali, il "consumatore" inorridisce quando compare la terribile etichetta Made in China, come se i cinesi fossero i peggiori criminali mai esistiti, o minus habens unicamente capaci di assemblare viti e premere pulsanti, milioni di formichine docili, deficienti esecutori materiali e nulla di più. E chi li criminalizza o sottovaluta non si accorge che - un passetto alla volta, ma secondo il ritmo della Legge di Moore, che non si applica solo ai chip - stanno davvero facendo le cose bene, e non hanno certamente bisogno di qualcun altro - e tanto meno di un italiano - che fornisca loro le istruzioni.
Verrà forse un giorno, quando la sciura al mercato chiederà soltanto prodotti cinesi.

W.B.

(*) Si gonfiano le gote, con la parola Europa, soprattutto con la "op", sarà quel fonema che permette appunto di riempirsi la bocca. Se una cosa la fa o la dice la Dea EurOPa, è giusta in quanto tale, soltanto perché l'ha fatta o l'ha detta l'EurOPa (e questo assunto, francamente, Doppiovubi non l'ha mai capito).
(**) In realtà è abbastanza ovvio che gli italiani sono i migliori o i peggiori a seconda della bisogna; per fini di convenienza politica, qualche volta si sparla dell'Italia dicendo che fa schifo (soprattutto quando si attacca il governo precedente) e qualche altra volta si loda l'Italia (soprattutto quando si favoleggia del governo che verrà). 

Post popolari in questo blog

Allahu Akbar.

Come si scrive un'enciclopedia

Quasi tutti i TV erano chiaramente sintonizzati su Telereporter