Questo è mio

"Infine, la legge, che equilibra sempre il progresso dell'accumulazione e quello della sovra-popolazione relativa, lega il lavoratore al capitale più solidamente che i chiodi di Vulcano non legarono Prometeo alla rupe. È questa legge che stabilisce una correlazione fatale tra l'accumulazione del capitale e l'accumulazione della miseria, di guisa che accumulazione di ricchezza a un polo, significa accumulazione di povertà, di sofferenza, d'ignoranza, d'abbrutimento, di degradazione morale, di schiavitù, al polo opposto, dove si trova la classe che produce il capitale stesso.”
[Carlo Cafiero, marzo 1878]

Forse è utile comprendere chi sia il 2%. Mi riferisco ormai da settimane al 2%, ma 'il 2%' è soltanto un insieme di segni grafici, sono cinque caratteri sulla tastiera, spazio incluso; detto così, non vuol dire niente. Dobbiamo trasformare 'il 2%' in qualcuno, altrimenti non capiremo mai realmente il fenomeno. Dirò di più: finché rimaniamo sul vago, il 2% ha ben piacere di essere identificato in termini ambigui e generici. E' difficile abbattere 'il 2%' (in realtà è impossibile). E' meno difficile puntare il dito contro una persona in carne e ossa: è stato lui, quello lì!

Per prima cosa vi invito a riflettere su un tema, su cui, con ogni probabilità, non avevate mai riflettuto prima. Da quando sono state inventate le 'società' – intese come gruppi di investitori che si uniscono a fini di lucro, non come gruppi di uomini che convivono -, quindi ormai da secoli (grazie ai simpatici inglesi), siamo abituati a pensare a una Società (che sia una s.p.a., una s.r.l., una S.A., una Limited Co. o una GmbH, etc.) come a un ente che può avere un patrimonio. E giuridicamente in effetti è proprio così, lo sappiamo: 'la tale s.r.l. è proprietaria di quell'immobile', 'la tale s.p.a. è proprietaria di questo furgone', 'questo terreno è della tale s.r.l.', e così via. Ripeto, giuridicamente è così. Un terreno può appartenere a una Società.
Questo è il punto centrale: Doppiovubi vi dice: un qualsiasi bene non può appartenere a una Società. E' noto che Doppiovubi sia astemio, quindi dategli modo di spiegare.
Un terreno non è di proprietà della Doppiovubi s.r.l.; non può essere mai di proprietà della Doppiovubi s.r.l.; stiamo ovviamente parlando della sostanza, non della forma. Il terreno sarà di proprietà dei soci della Doppiovubi s.r.l., per il tramite della Doppiovubi s.r.l..
In buona sostanza, il diritto di proprietà, in senso astratto, sarà sempre riconducibile a una persona fisica, una persona in carne e ossa. Non esistendo, non essendo concepibile, una società senza soci, la proprietà è sempre riconducibile a un agglomerato di tessuti biologici che fa la pipì e mangia la pastasciutta (*).
Ci sono tomi alti così sul diritto di proprietà, sull'analisi storica ed economica del diritto di proprietà, sull'etica della proprietà, sugli aspetti sociologici e psicologici della proprietà; l'umanità da sempre discute sulla proprietà, sui modi di gestire la proprietà, sulla proprietà individuale, su quella collettiva, privata o pubblica, e così via. E' un tema centrale, anche sotto il profilo politico. Ma prima di tutto, prima ancora di discutere del diritto di proprietà, prima di comprendere se si tratti di un diritto naturale oppure no, prima di capire se sia giusto o meno che esista il diritto di proprietà, nel descriverlo dobbiamo intenderci molto bene: il diritto di proprietà ha un senso solo se appiccicato a un essere umano singolo, proprio quello lì, con un codice fiscale (se è italiano), con quella faccia lì e non un'altra, con quella storia, quel nome, quei documenti. Qualsiasi bene che può essere oggetto di proprietà privata (una banconota, delle monete, un giocattolo, una tovaglia, una casa, un aereo, il diritto di utilizzazione di un brano musicale, un pianoforte o un cavallo), va assegnato a uno specifico essere umano, e va a costituire il suo patrimonio, che è il contenitore di tutto ciò che è imputabile a lui, e che lui possa definire come mio.
Quindi Vodafone, il colosso delle comunicazioni, non ha niente, perché non può avere niente. Sotto il profilo formale, ha un sacco di cose, un patrimonio di molti miliardi di euro, ma sotto il profilo formale non ha niente.
Gli esseri umani singoli che hanno un pezzo della Vodafone (si chiamano partecipazioni), tramite la Vodafone, hanno la proprietà dei beni formalmente intestati alla Vodafone.

Perché tutta questa noiosa disquisizione sul diritto di proprietà? Perché al 2%, che cercheremo, per quanto possibile, di identificare, fa comodo, fa anzi comodissimo, che si dica I poteri forti! Le banche, le assicurazioni! L'Europa delle banche! Il 2% ride, perché le banche non hanno niente. I padroni delle banche, quelli che hanno un nome e un cognome, e una (bella) faccia, non vengono mai nominati, perché (praticamente) nessuno sa chi siano.

(segue)

W.B.

(*) L'unico caso in cui la proprietà non è riferibile a una specifica persona in carne e ossa, è quello del diritto di proprietà riconducibile a un ente pubblico. Un bene pubblico è davvero di tutti.

Post popolari in questo blog

Allahu Akbar.

Come si scrive un'enciclopedia

Quasi tutti i TV erano chiaramente sintonizzati su Telereporter