La Congiura dei Boiari

Dunque dicevamo che esiste una netta separazione tra il 2% della Società e il restante 98%, che abbiamo definito come 'i Nuovi Schiavi' (NS). I Nuovi Schiavi sono del tutto inconsapevoli di esserlo.
Vi è subito da chiarire che questa separazione è ormai del tutto blindata. Chi di voi ha visto Titanic – praticamente tutti, essendo la nostra cultura omogeneizzata e massificata – ben ricorderà le paratie stagne, questi portelloni blindati e pesantissimi che calavano per impedire il passaggio di acqua da un settore all'altro e cercare, così, di evitare l'affondamento (si sacrificarono le vite di svariati marinai). A differenza che nel Titanic, il quale affondò a causa dei danni dalla collisione con l'iceberg, le paratie stagne sociali funzionano perfettamente alla bisogna. E' praticamente impossibile che una goccia d'acqua passi da un settore all'altro. E' escluso che un NS passi nel settore 2%.
E' ben per quello che nello scorso post Doppiovubi parlava di impossibilità di un cambiamento sociale. E' stata ormai realizzata una ripartizione così netta, così accurata, così poderosa, che l'abbattimento della barriera in quanto tale non è più possibile (anche se la forza dell'Oceano, teoricamente, lo permetterebbe, ma l'Oceano, per l'appunto, non sa di essere tale: ogni goccia guarda a sé, e non sa di essere parte di un Oceano Mare).
Un altro aspetto da mettere subito in chiaro, è quello della Congiura. Esiste un complotto del 2% contro i NS? Non si sa, forse, può darsi. Ma non è importante. Secondo Doppiovubi la congiura esiste, in qualche stanza qualcuno si parla, chissà dove e chissà chi e chissà come, ma – anche perché è impossibile da dimostrare e prima ancora da accertare – il dibattito sull'esistenza della congiura è sterile. Di fatto la situazione è quella che mostreremo. Mettersi a disquisire sulla congiura è anzi funzionale alla sussistenza del 2%: come vedremo, uno dei punti di forza del 2% è che i NS tendono alla dispersività, individuale e collettiva. Lasciar perdere poi l'esistenza della congiura è poi importante affinché nessuno dica Doppiovubi è un visionario, in genere i complottisti (quelli che pensano che la bandiera USA sulla luna sia parte di una scenografia, per intenderci, o quelli che pensano che il Baffetto, a 127 anni, adesso stia passeggiando nella sua tenuta in Argentina) sono considerati dei fuori di testa, quindi Doppiovubi dice chiaro e forte Non parliamo di complotti. Ovviamente, dato che Doppiovubi è incoerente per natura, ha intitolato questo post in termini diversi. Diciamo che il parallelismo è interessante e gustoso, ed era imperdibile. Altrettanto ovviamente, l'Ivan a cui vuole riferirsi il Doppiovubi si avvicina a quello eccezionale dipinto dal maestro Ėjzenštejn nei due film del 1944 e del 1958 (e probabilmente anche nel terzo incompiuto), e non certamente a quello tratteggiato dal regista Pavel Lungin nel 2009 (“Tsar”), ove Ivan è descritto come un pazzo furioso e sadico, privo di qualsiasi equilibrio e moralità. Magari Ivan era così, chi può dirlo, nessuno di noi era lì, ricostruiamo la storia dai documenti e dagli oggetti, ma anche questo non conta: Doppiovubi si riferisce a quell'Ivan lì, di Ėjzenštejn, e si riferisce a quei boiari (o boiardi) lì, di Ėjzenštejn, una casta che ha sottratto la vita al resto del popolo.
La vita, appunto. La vita. E' il tema dell'ultima (anzi penultima) premessa. Il 2% non ha soltanto il 98% della ricchezza. Se limitassimo la trattazione all'aspetto monetario ed economico, sarebbe un tema squallido, e anzi – lasciate dire a Doppiovubi – ci metteremmo sullo stesso piano del 2% (che è poi l'errore madornale della visione comunista), il quale 2% adora il Dio Denaro.
Il 2% ha sottratto colpevolmente, si è impossessata, ha rubato, al 98%, la loro intera vita. Il 2% detiene dunque il 98% del tempo, detiene il 98% della cultura, detiene il 98% delle esperienze, detiene il 98% delle energie, detiene il 98% dell'entusiasmo, detiene il 98% degli obiettivi, detiene il 98% delle speranze, detiene il 98% della tranquillità, detiene il 98% dell'attenzione, detiene il 98% della possibilità di scegliere, detiene il 98% della qualità, detiene il 98% della bellezza.
Al 2% ha lasciato quello che resta, le briciole sono cadute, e le hanno raccolte i poveracci che compongono il 98% della Società.
I Nuovi Schiavi hanno nella loro sacca poco, pochissimo tempo, sono per necessità sempre più ignoranti, fanno sempre le stesse cose e frequentano compulsivamente sempre gli stessi – squallidi, infimi e patetici – luoghi, sono stanchi, anzi no, sono esausti (la maggior parte di loro freme per andare in pensione, per andare in ferie, per arrivare al 'week-end', periodi durante i quali ovviamente non farà e soprattutto non penserà a niente che abbia un minimo di valore). Dentro la sacca, con la quale affronta la sua vita, il Nuovo Schiavo trova ancora l'abbattimento, ogni giorno che passa la speranza viene meno. Dentro la sacca il Nuovo Schiavo trova anche una vocina – che è stata impostata dal 2% - che gli dice, Sei depresso, è un tuo problema individuale, c'è una soluzione, possibilmente farmacologica, e il Nuovo Schiavo si guarda in giro spaurito e si dice, sottovoce, Sono sbagliato io, non è sbagliata la società. E dentro questo zainetto bucato il Nuovo Schiavo trova ansia e disperazione, e quando guarda ai suoi figli trova ansia e disperazione moltiplicate per cento, perché, oltre a sentirsi inadeguato come genitore, sente su di sé il peso schiacciante di una montagna, che gli urla Non sei abbastanza, non fai abbastanza per loro, se non sei stato in grado di farlo per te, almeno fallo per loro, e il Nuovo Schiavo allora fruga freneticamente dentro la sacca per trovare qualcosa di utile, e trova solo disattenzione, e trova dipendenze (dalle gratificazioni immediate, alcol, cibo, droga, gioco, sesso), che gli danno qualche momento di sollievo, ma sul lungo periodo lo spingono sempre più a fondo, perché il Nuovo Schiavo dentro la sacca trova solo scelte obbligate, per lui il 'libero arbitrio' rimane un concetto molto vago, studiato male a scuola e sentito in qualche chiesa. Il Nuovo Schiavo trova dunque nel suo zaino tante cose, tante cose, tantissime cose. Trova un golem, quello della Quantità. Non sa perché, ma gli è stato insegnato che di più è meglio, non importa cosa e come, quello che conta è il numero. Bisogna essere e avere di più. E allora corri, Schiavo, muoviti, vai più veloce, cerca di darti una mossa! Cerca di uscire da questa situazione! Rimboccati le maniche! Li vedi quelli là? (no, non li vedo, Quelli là, che vivono nel Bosco Verticale, Ah, sì, ora li vedo), tu puoi essere felice come loro! Corri, dunque! Di più, di più!
E il Nuovo Schiavo comincia a correre, al limite e anche oltre l'infarto, con il cuore che gli scoppia, ma corre, corre sempre di più, più veloce più veloce, e mentre corre a perdifiato perde la bellezza , che passa al suo fianco, ma il Bianconiglio non si può fermare, chi si ferma è perduto. La sua vita si abbrutisce e si abbruttisce. E' circondato da cose brutte, da una casa brutta, da vestiti brutti, e pensa pensieri brutti, e quindi dice cose brutte, e diventa pure lui brutto. E non conosce più niente come dovrebbe sapere, tutto diventa senza sapore, senza sostanza, liquido, direbbe qualcuno, e privo di significato. I contorni si perdono. Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza, com'era, sì, ma quello non mi serve, devo correre, non ho tempo per quella roba lì. Non è utile.
E poi, non ho tempo, devo assolutamente ricordarmi di acquistare on line i biglietti per il concerto di Ligabue.


W.B.

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