Puliscimi il cesso, Pilar, e puliscimelo bene
Prima
di tutto, dobbiamo intenderci su che cosa significhi lavoro
e lavorare.
Il
2% ha progressivamente mutato, nel tempo, il significato della
nozione di lavoro. Dato che un 2% - tendenzialmente – vuole
che un altro essere umano (un 98%), lavori per lui, e dato che le
Convenzioni hanno abolito la schiavitù (dicono), il 2% deve trovare
un qualche stratagemma per far sì che spontaneamente il 98%
voglia, desideri, o comunque accetti di porsi in una
situazione di subordinazione.
In
altre parole, sembrerebbe vietato uscire per strada, scegliere un
essere umano, sulla base di criteri di utilità vari, riempirlo di
bastonate, mettergli una catena al collo e portarselo a casa per
usarlo per i propri scopi. Se sul tragitto si ribella, qualche altro
sberlone; se si ribella ancora, si raddoppiano, si triplicano gli
sberloni fino a quando non si sottomette. Se un essere umano, nel
2016, dovesse procurarsi così la forza lavoro, penso che,
forse, commetterebbe un illecito. Non è ammesso. Non si può fare.
Come
dicevamo, occorre trovare un sistema legale. Va bene, quello
c'è, non occorre andare lontano, c'è un Codice civile che lo
prevede, ci sono un sacco di leggi speciali che lo prevedono.
Si-può-fare! E' assolutamente legale che un essere umano
lavori per un altro essere umano. Evviva. Questa è una grande
conquista della civiltà moderna. Mi ricordo che quando ero bambino
leggevo sui libri di storia illustrati che c'erano questi poveri
uomini in fila, colorati di marrone, che venivano caricati sulle navi
per andare a lavorare e fare arricchire altri esseri umani. Che
brutta cosa! Esseri umani con le catene! Che orrore! Ma il mondo va
avanti, siamo evoluti e progrediti, e oggi quelle cose orribili non
possono più accadere, mai più. Oggi c'è la legge che impedisce
quelle aberrazioni. Lo sfruttamento di un uomo, da parte di un altro
uomo come lui (uguale a lui, sulla carta), non è ammesso. Cioè,
oddio, non è ammesso, non è ammesso lo sfruttamento, quello
no, però se noi non lo chiamiamo sfruttamento, gli diamo un
altro nome, e ci mettiamo qualche condizione, è ammesso.
Quindi,
ho incredibilmente scoperto che la legge ti consente di usare un
altro essere umano per i tuoi scopi, a certe condizioni. Lo sapevate?
E' possibile adoperare
un altro essere umano.
Gli puoi dare degli ordini, e lui li esegue. Praticamente è uno
strumento che puoi utilizzare. Io ho una bicicletta per andare a
passeggio, un frullatore per gustare la frutta nel bicchiere, e un
essere umano per diventare ricco. Appuntatevi subito queste novità,
possono essere molto utili per il vostro futuro. Un momento! Alt!
Fermi tutti! In Italia
si può usare
un altro essere umano
per i propri scopi personali, ma siamo sicuri che sia legittimo anche
fuori dall'Italia? Sì, sì! Lo fa anche l'Europa, e se lo fa
l'Europa è giusto. La cartina di tornasole della equità e della
giustizia, morale, etica (soprattutto), logica, giuridica, sociale,
economica, è l'Europa. L'Europa ti dà un bollino blu anche sul
valore etico di un comportamento. Se in Europa accade, va bene. Se in
Europa non accade, non va bene. E' semplice. In tutta Europa si può
usare un
altro essere umano per i propri scopi. Abbiamo la conferma
definitiva,
è possibile, è legale. Partiamo dunque da qui.
La
cosa eccezionale è che non importa che cosa fai fare al tuo essere
umano, che hai messo in stato di subordinazione (e lui, contento, ha
accettato, perché la schiavitù è un reato, lo abbiamo visto sopra,
lui deve essere d'accordo). A certe precise condizioni, che vanno
rispettate, tu puoi fargli fare quasi tutto. Per esempio, puoi avere
un altro essere umano che ti gratta la schiena quando ne hai voglia.
Puoi tenere uno lì vicino a te tutto il giorno, in piedi –
l'importante è fargli fare le pause – a guardarti, e quando tu
alzi un dito, lui ti gratta la schiena. Io pago i contributi, non lo
insulto, non lo umilio, abbiamo un regolare contratto che un avvocato
ha visto e mi ha detto che va bene, orari molto civili, un ambiente
sano e aerato e areato (cioè non angusto), gli faccio con regolarità
il questionario sul benessere psico-fisico, gli chiedo se va tutto
bene, e lui mi risponde con regolarità, Tutto
bene, gli do numerosi
ticket
perché non ho una mensa a norma, c'è un estintore proprio vicino a
lui (ma non proprio troppo vicino perché non gli vengano idee
strane, mementote
Placanica), ha una divisa a strisce rosse e nere verticali, che
mantengo sempre pulita e lui afferma che gli piace pure, gli ho fatto
fare il corso per la sicurezza (per evitare che gli accada un
infortunio grattandomi la schiena), pago profumatamente un
ufficio-paghe per costruire una articolatissima busta-paga, se ha mal
di gola non viene a grattarmi la schiena, basta seguire la procedura
medico-telematica, in agosto va in mezzo agli altri lavoratori sulla
spiaggia affollata, poi mi torna felice a settembre a grattarmi la
schiena con rinnovato vigore, e se mi prude la schiena sul tardo
pomeriggio gli pago lo straordinario, maggiorato, ovviamente.
(segue)
W.B.