Fa la fila come tutti gli altri

Lei, lo vede camminare per la strada, è una persona semplicissima, educata, alla mano… quando entra in banca – la sua banca – lui fa la fila come tutti gli altri. Davvero, questa non è una banca, è una grande famiglia…”
[Così, alle ore 15:40 di venerdì 21 ottobre 2016, il direttore di una filiale di una banca privata che si rivolge a Doppiovubi, parlandogli di uno dei due proprietari di questa banca privata e magnificandone l’umanità, con gli occhi che brillano]

Manco a farlo apposta. Alle 12:30 Doppiovubi scrive che non ha senso parlare di ‘banche’, ma ci vogliono i nomi e i cognomi, e tre ore dopo, per una pura casualità (o causalità?), questo direttore praticamente ci dice che il suo presidente - la cui famiglia possiede la banca - è un Bel Presidente (cit.). E quando Doppiovubi gli dice, E’ il padrone della banca, lui risponde, correggendolo un po’ irritato, E’ il proprietario della banca.
La parola ‘padrone’ suona male e non va pronunciata davanti alle donne incinte, è prevista una sanzione sino a 275 euro. In effetti deve essere proprio una bella famiglia allargata, e lui, il ‘proprietario’ è come se fosse il loro buon papà. In questi giorni ricorre negli spot il concetto di famiglia, riferito alle grandi aziende. Circola una spot televisivo, sui prodotti di una delle famiglie più ricche del Pianeta (*) Terra (e, se nella galassia non c’è altra vita, più ricca dell’intera Via Lattea, in effetti i prodotti in questione sono a base di latte), dove questi dipendenti, questi lavoratori dipendenti, questi lavoratori volontariamente subordinati, sorridono e felicemente chiamano famiglia questo Gruppo mastodontico. Sicuramente hanno ragione. Chi sei tu, WB, per smentirli?
Sabato questo, poi, alle 12:24, l’amico G. scrive a Doppiovubi che Doppiovubi è diventato comunista, e ciò era inevitabile (non che G. scrivesse, ma che WB diventasse comunista).
G. si sbaglia grossolanamente (in genere G. non sbaglia, stavolta sì, è l’eccezione c.c.l.r.).
I comunisti, al cospetto di Doppiovubi, sono solo dei dilettanti. A bunch of fucking amateurs, come disse, con frase leggendaria, il buon W.S. (una delle fonti di maggiore ispirazione per W.B.), che in genere, anche lui, non sbagliava.
Doppiovubi – che non è diventato niente, ma è sempre stato quello che è - è molto più che comunista.
D’altra parte, sia K.M. che il suo compare F.E. erano veramente ricchi (il primo ricco, il secondo ricchissimo). Sul punto specifico, qualche secondo di riflessione - per un essere senziente in buona fede e dotato di un raziocinio appena appena superiore a quello di uno Yorkshire Terrier - è necessario.
(segue)
W.B.

p.s.: per spezzare la tensione degli ultimi posti, mi permetto di rimandarVi a qualcosa di ‘leggero’ scritto ormai tre anni fa, come questo posto, che fece abbastanza epoca; tutto sommato, gira che ti rigira, stiamo sempre parlando della stessa storia, ovverosia parliamo di burattini e di burattinai:


(*) ‘Pianeta’ si può scrivere minuscolo, non c’è possibilità di equivoco con il paramento, ma c’è più enfasi a usare la maiuscola, non vi è dubbio.



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