Omnia sunt communia
Sarà un'idea un po' estrema, poco consona ai tempi in cui viviamo, ma Doppiovubi è contrario al diritto di proprietà. Non solo al diritto di proprietà privata - che filosofi, economisti e giuristi non riescono a giustificare in alcun modo, sotto il pro filo te orico (cfr. l'ottimo Filosofia del diritto di propriet à , di Michele Pros pero, soprattutto il vol. I, da Aristotele a Kant) - ma anche al diritto di proprietà in quanto tale. Ciò significa che a Doppiovubi ripugna altresì la proprietà pubblica: nemmeno lo Stato dovrebbe essere proprietario di alcunché (ed è il principale motivo per cui l'esperimento comunista è fallito : l'erro re è già nel Manifesto del 21 febbraio 1848, e si presenta lampante nel punto 5 del decalogo del secondo capitolo ). E' un po' come la pena di morte; non può lo Stato - per punire l'omicidio - uccidere l'assassino: è una contraddizione. Allo stesso modo lo Stato non può proclamare la cancellazione del diritto ...