Zero cinquanta



Qualche giorno fa Doppiovubi si trovava in piazzale Cadorna e faceva talmente caldo che Doppiovubi stava per avere una sincope, al che ha pensato, Crepi l’avarizia, mi compro una bottiglietta di acqua minerale naturale. Consapevole però della crudele legge economica della domanda e dell’offerta, il Nostro ha ritenuto opportuno cercare un distributore automatico, che per certo avrebbe mollato un mezzo litro a un prezzo – seppur ladresco – comunque accettabile (presumibilmente un euro, sempre meglio dell’euro e cinquanta, se non due, o due e cinquanta, cinquemilalire, dei vari affollati Gran Bar della Stazione). Si è guardato in giro e di distributori non ne ha visti. Così ha chiesto a un ferroviere, il quale gli ha rivelato che dietro l’angolo c’era una piccola drogheria, cosa che sanno in pochi, che vendeva l’acqua a cinquanta centesimi. Incredibile, ha pensato Doppiovubi, e c’è andato. All’interno c’era un uomo tranquillo e posato, che ha confermato la circostanza, e gli ha indicato un frigo dove la San Benedetto portava il cartellino zero cinquanta. Doppiovubi ha avuto un momento di commozione verso questo commerciante e gli ha detto, Lei è una persona onesta, e lui ha risposto con un sorriso, Grazie, non diventerò mai ricco. Ecco, la prova provata, anche se l’oggetto non è caramelle, ma una bottiglietta d’acqua, questione di tasti sulla cassa.




Qualcuno di onesto, in giro, c’è ancora. Quando Doppiovubi sarà primo ministro, quel commerciante avrà il Ministero dell'Economia.

W.B.

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