Alla cassa, prego (quarta parte)



Poniamo dunque che uno stia guardando giocare (giocare è una parola grossa) il Milan (Milan è una parola grossa) di Allegri (etc. etc.), e proprio dopo un cross  sbilenco di Constant ecco che Publitalia trasmette e irradia fin dentro i tuoi gangli la pubblicità di una Range Rover bianca fiammante che corre in solitaria sui ponti di NY, o sulle montagne rocciose, o nei torrenti spruzzando via da tutte le parti acqua viva e trote morte schiacciate, e la voce suadente e calda di Pasquale Anselmo (doppiatore noto soprattutto per prestare la voce a Nicholas Cage) ti invita ad averla, e naturalmente tu non la volevi, ma adesso la vuoi. Ma i casi sono due, o sei ricco, e allora non eri lì a guardare Constant a sbagliare il cross, ma eri da tutt’altra parte, e di certo non a guardare la televisione, e la R.R. ce l’hai magari di già, o non lo sei, ricco, e la R.R. non te la comprerai mai perché non ce la puoi fare, e il tuo desiderio appena nato finisce in una discarica – sita in un anfratto mentale di desideri appena nati e subito etichettati come irrealizzabili -, dove giacciono accatastate le cosiddette frustrazioni e i rimpianti di tutta la tua vita; finisce così che, poco dopo un orrido primo piano di Carlos Tévez, passi la pubblicità della Nuova Punto, che più umilmente viaggia rossa in solitaria per le strade deserte di Roncobilaccio, e ti invitano a comprarla per soli euro 8.950, vieni a provarla anche domenica, e finisce che ci vai, a provarla, proprio la domenica, e alla fine firmi il contratto, con TAN e TAEG e tutto il resto.
(4-segue)

W.B.

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