Things will get worse, before they get better

Sappiamo, dalla teoria dei sistemi, che esiste il c.d. “punto di equilibrio”.
Inoltre, in fisica, in assenza di forze, un corpo in stato di quiete resta indefinitamente in stato di quiete.
Infine, esiste nei fenomeni una certa regolarità.
Salvo le perturbazioni.
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Regolarità, o normalità.
Di norma, l’oceano è tranquillo.
Di norma, la terra è ferma.
Di norma, l’uomo gode di buona salute.
Qualche volta, in via eccezionale¸ scoppia una tempesta, si scatena un terremoto, si contrae una malattia.
Shit happens.
Quando accade un evento che perturba il sistema, si dice che il sistema va in crisi.
 
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Quando tutto va bene, o sembra andare bene, e accade, più o meno improvvisamente, un evento perturbatore, una crisi, grande o piccola che sia, quello che dovete fare è mantenere il controllo delle vostre reazioni.
Doppiovubi è convinto del fatto che spesso, all’arrivo di una crisi, le cose “vanno a rotoli” perché l’uomo – convinto che ormai le cose andranno di male in peggio – le fa lui stesso andare a rotoli.
La causa della rovina dell’uomo, dunque, non è la crisi, ma la sbagliata reazione dell’uomo alla crisi.
Come il marinaio che, avvicinandosi la tempesta all’orizzonte, si mangia tutti i viveri che ha in cambusa perché tanto sta per morire. Poi la tempesta passa, e lui muore di fame in mezzo all’oceano.
Guarda caso, la parola greca κρíσις significa “scelta, decisione”.
Secondo Doppiovubi, nel momento in cui il sistema è andato fuori equilibrio, l’uomo deve scegliere di resistere. Accettare la crisi, e resistere.
Spesso, quasi sempre, non occorre fare niente, soltanto aspettare che la tempesta finisca.
Perché tutte le tempeste, prima o poi, in un modo o nell’altro, finiscono.
*** *** *** 
E’ arrivata, finalmente, la primavera. 

W.B.

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