T-101 Mod. WB (8)
Doppiovubi
non riusciva a crederci: tanto aveva cercato la sua vittima, che alla
fine la sua stessa vittima aveva trovato lui.
In
realtà, non era accaduto nulla di sorprendente. In taverna, un
ragazzino aveva sentito che il tedesco, con una certa insistenza,
stava cercando James Watt, e, per guadagnarsi un paio di penny
facilmente, il giovane era corso dal Signor Watt a riferirglielo.
Quest’ultimo si era recato sul posto, e aveva fatto cenno al
taverniere di reggere il gioco.
-
Bevi un sorso di questo, ti farà bene. – disse Watt.
-
Che cos’è? – chiese Doppiovubi, ormai con una certa diffidenza.
Quando
Watt aveva risposto un
buon vinello di uvaspina,
ormai il vinello di uvaspina era già stato bevuto, e tutto d’un
sorso.
Doppiovubi
fece giusto in tempo a distinguere il titolo del libro che James Watt
stava avidamente leggendo, stampato in oro sulla costa.
Doppiovubi
rimase sorpreso, non se lo sarebbe mai aspettato.
Poi
cadde nuovamente addormentato.
***
*** ***
-
Mio caro amico, vorrei che tu fossi felice per me. –
-
Lo sono, lo sono, David. Ma mi mancherai. –
-
Tuttavia ti rimarranno i miei libri. Prima di partire, James, ho
pensato di omaggiarti di questi. –
David
tirò fuori da una sacca di pelle due volumetti, non rilegati. James
Watt li prese e, sinceramente raggiante, li sfogliò subito. Erano
brevissimi saggi, Of
the Immortality of the Soul e
Of
the Suicide,
una ventina di pagine in tutto.
-
Ti sono molto grato. Sono quelli… di cui mi hai parlato? –
-
Sì, James, non sono stati pubblicati, e non lo saranno mai.
Warburton, dopo l’ignobile e sarcastico libello che ha scritto
contro di me, è stato persino ordinato vescovo. Non posso
diffonderli, il rischio è troppo alto. Dunque, ne ho fatte stampare
soltanto sette copie, a mie spese. -
-
E per questo il loro valore è ancora più inestimabile! Li studierò
parola per parola. Quando pensi di partire? -
-
Dovrò affrettare la partenza, ed essere a Parigi già per questo
mese di giugno. In autunno Lord Hertford assumerà la carica, Lady
Isabella è di nuovo incinta del loro ennesimo figlio, che dovrebbe
nascere a luglio. Francis vuole che io lo preceda in Francia. E, come
ben sai, laggiù avrà assolutamente bisogno di me. –
-
Lo so, lo so! E’ l’uomo più avaro ed egoista del regno! Un
incapace! Tu dovresti essere l’ambasciatore, David, non
quell’inglese leccapiedi! -
-
Parla piano, James, parla piano! E’ un uomo molto potente. E poi
lui – disse David indicando Doppiovubi, che dormiva sul fianco,
dando loro la schiena – ci potrebbe sentire, e non sappiamo ancora
chi sia veramente… -
In
effetti, Doppiovubi non stava affatto dormendo.
Stava
ascoltando, con attenzione, l’interessante dialogo tra James Watt e
David Hume.
(segue)
W.B.