T-101 Mod. WB (1)
Proprio
durante la notte precedente al giorno in cui Doppiovubi stava
preparando i bagagli (armi e bagagli) per partire per il 1700
inoltrato, quasi milleotto (cit.) e colà trovare e sopprimere
il signor James Watt, affinché la rivoluzione industriale inglese
non iniziasse mai, e l'era cosiddetta moderna non fosse tale,
Doppiovubi, proprio quella notte, aveva fatto un sogno strano,
stra-simbolico, che ovviamente non può non raccontare ai suoi
lettori, prima di passare alla missione omicida scozzese.
In
buona sostanza Doppiovubi viveva in una casa di campagna, era una
casa molto molto grande, tanto grande da ospitare non solo le persone
a lui care, diciamo una famiglia allargata, parenti e amici e anche
soggetti conosciuti ma non proprio amici, ma anche altre persone, una
specie di comune, in cui i partecipanti andavano e venivano per casa
(ma solo dentro casa, come si capirà poi) ed era normale trovarsi
uno sconosciuto in salotto. Diciamo che le persone che abitavano
quella grande casa di campagna erano decine e decine.
La
caratteristica del sogno era che – fuori dalla casa, nel mondo, in
tutto il mondo – si era sviluppata una super-razza di facoceri
assassini, che a branchi scorrazzavano per le campagne ma anche per
le città, e questi facoceri erano geneticamente mutati, erano
pericolosissimi, uccidevano tutti gli esseri umani, li assalivano in
branco e li sbranavano senza pietà, insomma una cosa da film
apocalittico e horror, con la differenza che anziché i classici
zombies c'erano i facoceri, piccoli ma cattivi e letali.
Occorreva rimanere chiusi in casa, e se uscivi dovevi stare molto
attento perché rischiavi seriamente di morire dilaniato dai
facoceri, anzi non era un rischio era proprio una certezza.
Accadeva
però che nessuno in casa si preoccupasse seriamente dei facoceri,
tutti ridevano e scherzavano come se niente fosse, e non
consideravano minimamente il fatto essenziale che le provviste
stavano finendo, e che prima o poi si sarebbe dovuti uscire a caccia
di cibo, e i facoceri erano là fuori ad aspettare, anzi a ben
guardare i facoceri affamati facevano le ronde intorno alla casa di
campagna e prima o poi sarebbero stati loro ad attaccare, e non
trascuriamo il fatto che nel sogno i facoceri erano molto
intelligenti, super-intelligenti, diciamo.
Doppiovubi
non cercava di allertare gli altri, capiva che era del tutto inutile.
In verità, in un primo momento aveva cercato di ammonirli sul
pericolo esiziale a cui tutti loro stavano andando incontro, ma poi
aveva desistito perché nessuno lo prendeva sul serio.
E
così Doppiovubi era andato in città, da solo, diciamo alla John
Rambo, per verificare la situazione, ed era stato un atto di
coraggio, e insieme di stupidità, in quanto branchi di facoceri si
aggiravano per Milano (la città era Milano) alla ricerca chirurgica
di carne umana. Doppiovubi salì su un tram deserto, deserto come
deserte erano le strade. I negozi erano in realtà vestigia di
assalti delle belve assassine, vetrine in frantumi, rottami e sangue
dappertutto. Il tram, appunto, era vuoto, c'erano solo lui e il
tranviere (o tramviere). Doppiovubi si accorse con orrore che il tram
stava viaggiando fuori dai binari, praticamente usava le ruote
metalliche sul selciato, slittando un poco ma comunque avanzando a
fatica; si avvicinò alla cabina di guida, per parlare col conducente
e capire dove stesse andando, e con ulteriore orrore vide che …
(segue)
W.B.