No, quello si paga a parte (8 - George Lucas' style)



Il tragico protocollo OWK, lo avrete sicuramente già capito, prende il nome - ancora una volta - da Obi-Wan Kenobi, perché dovete sapere che, oltre a essere la saga preferita del nostro alieno, su tutto il suo pianeta M*****A (non ne scriviamo il nome completo per questioni di copyright e perché in italiano rappresenta purtroppo una parolaccia) Star Wars  è da sempre oggetto di culto.
Come i lettori ben sanno, quando in A New Hope, che è il primo capitolo, ma poi sarebbe il quarto, cioè il primo originale, ovvero il terzultimo, ma tra poco il sestultimo visti i tre nuovi in arrivo, ma in ordine cronologico di distribuzione il nonultimo, nel senso non di “non-ultimo” bensì di “uscito nove volte prima” (in latino dovremmo dire noniultimo, da nonies, meglio noviultimo, da novies), perché in realtà e in effetti non sarebbe l’ultimo ma il primo, insomma, sì, il primo uscito nel 1977, e anzi per essere pedanti - ciò che WB non è, WB è uno sbrigativo e sintetico e non sta mica lì a sottilizzare - bisognerebbe citarlo soltanto come Star Wars perché Una Nuova Speranza è titolo aggiunto oltre vent’anni dopo, quindi dicevamo, come i lettori ben sanno, quando in Star Wars Obi-Wan Kenobi duella con il malvagio D. Fener - e qui vi risparmio la querelle Vader-Fener altrimenti occupiamo un paio di mesi prima di tornare al Controllore N. che avanza trucido - e incrociano le sabers , le spade-laser, il mitico OWK decide di farsi uccidere - come corpo, non come spirito - e di entrare a far parte a tutti gli effetti della Forza, e infatti poi sussurrerà delle cose a Luke S., quindi diciamo come spirito non muore mai, ecco, appunto, quando decide di farsi uccidere chiude gli occhi per diciamo concentrarsi e DF (o DV) gli ammolla un colpo fatale e la toga di sacco si affloscia vuota di tutto e DF/V- come giustamente ha fatto notare l’amico Silvione di recente - dà dei calpestini sulla toga con gli stivaletti neri, scalpiccìa un pochino, per accertarsi che sotto il vestito niente.
E dunque il tragico protocollo OWK è proprio questo, come tra breve si vedrà.
CN - E allora, ce lo abbiamo trovato ‘sto biglietto ? Forza, scendere, scinne, io li conosco gli zingari come te, voi salite indo o’ treno per uscire i portafogli e… ma senti nu’ poco che puzza, mo’ ti metto a posto ie, chiamo agli sbirri, si’ proprio nu’ sfaccimm…
Come il lettore ben si accorge, l’eloquio del CN stava progressivamente degenerando, secondo le leggi dell’entropia e della termodinamica, che si applicano anche alla linguistica, da un forbito quanto polveroso e stucchevole buracratese aziendal-ministeriale da quattro soldi a un gergo da camorrista sotto copertura di grossista di scarpe di San Pietro a Patierno ovest.
Mentre ciò avveniva, il MPC stava ancora elencando “Anche la giustizia non è gratis, c’è un contributo da pagare se fai una causa, si chiama contributo unificato, e la televisione si paga a parte, si versa un canone, poi ci sono le carceri da mantenere, e i detenuti teoricamente si dovrebbero mantenere da soli, invece viene pagato loro uno stipendio, non si mantengono da soli, cioè metti che uno ammazza un altro…”
E proprio mentre il MPC stava per scandire la terza e ultima sillaba di “ammazza”, e precisamente a metà tra la prima e la seconda zeta, con gesto rapido anzi fulmineo, l’Alieno mise la mano nel borsone del Concorezzo Calcio e ne estrasse una pistola, che a prima vista sembrava una pistola-giocattolo tipo quelle contenute nelle confezioni di cartone ricoperte da plastica dura appese fuori dalle edicole vicine alla spiaggia, insieme alle retìne contenenti palette rastrelli e mulini per sabbia, euro 6,99, Mamma mamma me la compri, No, Papà ti prego ti prego, Va bene, ma niente acqua in faccia a tuo fratello.
E invece l’Alieno la puntò proprio dritta in faccia al CN.

(segue)

W.B.

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