No, quello si paga a parte (2 - R. Queneau’s style)

Mi son seduto qui nel posto 3C della Carrozza 5, ho dovuto piegare una parte delle gambe, noi abbiamo le gambe suddivise in tre porzioni, non come i terrestri che hanno soltanto due pezzi e un ginocchio. Noi abbiamo gli arti inferiori suddivisi in tre parti con due ginocchia (circa quattro ginocchia, contando le due gambe, anche se due per due, qui, fa ancora quattro senza circa perché non avete ancora capito bene la materia oscura).
Varie porzioni di arti, come alcuni insetti del pianeta Terra. Siamo, infatti, una razza cosiddetta ‘insettoide’, secondo la classificazione degli scrittori di fantascienza terrestri, i quali, sia detto per inciso, non scrivono affatto bestialità su di noi (quasi sempre).
Ho dovuto ripiegare un pezzo di gamba perché altrimenti non riesco ad appoggiare la testa. Sono troppo alto - sono alto due metri e cinquanta centimetri circa, non poi così tanto, in famiglia sono il più piccolo, ma sicuramente più alto dei nanetti che ci sono su questo pianeta. Midgets.
Ieri ho avuto un’idea geniale. Diceva sempre il mio babbo, Mimetìzzati.
Mi sono comprato in cartoleria un quadernone e una matita, per prendere appunti. Ho pensato, Magari così passo inosservato, come alieno, intendo. Chiunque dei terrestri infatti penserebbe, Un alieno dovrebbe avere un tablet controllato dalle onde neurali. E infatti ce l’ho - l’ho lasciato sull’astronave che ho nascosto a Concorezzo, nella nostra segretissima base sotterranea che abbiamo in gestione dall’anno 1181, e che conta ben millecinquecento dei nostri, ben mimetizzati sotto il falso nome di una nota setta eretica che i più credono estinta, e che non sto adesso a nominare per questioni evidenti di privacy. Ma forse ho detto troppo. Il mio babbo diceva sempre, Chiudi quella bocca, che ti cola il muco plasmatico. Sempre meglio essere riservati, soprattutto quando si tratta di basi segrete aliene millenarie.
Il mio tablet funziona bene, anche se non è proprio l’ultimo modello. E’ di duecento anni fa, ma costa molto molto meno di quelli che fanno adesso, anche se il teletrasporto va impostato e non solo pensato. Chi se ne frega, perdi qualche secondo in più per determinare le coordinate, ma duemila anni fa non c’era neanche il teletrasportatore portatile e si viveva benissimo con quello di casa. Bisogna accontentarsi, come diceva il mio babbo!
E infatti passo del tutto inosservato, grazie al trucco del quadernone. Devo soltanto trovare una soluzione per il muco verde plasmatico che mi cola dalle mani, quello desta perplessità, in effetti. Mi comprerò della carta assorbente.
Il terrestre davanti a me non ha capito che sono un alieno.
Invece quello nel posto a fianco continua a guardarmi e fa dei sorrisini ebeti. Forse lui ha capito. Scrive delle cose sul suo portatile. Mi guarda, poi, scrive delle cose.
Magari dopo ci do una sbirciatina, se dovessi essere stato scoperto, lo termino.
Ho chiesto a quello davanti a me: 
Quindi, mi dica, pagando le tasse siete a posto così?
Essere umano: Beh, non proprio. Ci sono un po’ di cose che dobbiamo pagare a parte.
A: Per esempio, la raccolta dei rifiuti?
EU: Ecco, bravo, quella lì si paga a parte.
(2 - segue)

W.B.

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