No, quello si paga a parte (10 - M. Bulgakov's style)

(flashforward, terza ora di assedio)

ENRICO MENTANA (concitatamente) – Ecco, alla stazione di Bologna è casualmente presente Toni Capuozzo, che stava recandosi a Roma proprio sul treno dove viaggiavano i terroristi, abbiamo allestito un collegamento di fortuna... Toni, mi senti? … Toni? Non ci sente. Ecco, i nostri telespettatori ben capiscono che la situazione di emergenza non permette...
TONI CAPUOZZO – Chicco... ti sento, ciao, sono Toni... sì...
E. MENTANA (visibilmente esaltato) – Ciao Toni! Come stai tu, innanzitutto, tutto bene? Sei ferito?
TC – Sto bene, Chicco, grazie.
EM – Com'è la situazione, Toni?
TC – Guarda Chicco, purtroppo le notizie sono frammentarie. Non abbiamo purtroppo immagini del momento in cui il gruppo di terroristi è sceso dal treno e si è asserragliato nel bar, anche perché, come probabilmente già sai, per inspiegabili problemi di rete tutti i telefonini hanno smesso di funzionare, e si sono addirittura resettati, video e foto spariti e cancellati, però abbiamo numerose testimonianze oculari che ci consentono di ricostruire la vicenda.
EM – Certo Toni, abbiamo appena avuto in studio un esperto di telecomunicazioni, un Professore esimio, che ci ha spiegato che è ben possibile che in una certa area i dispositivi tecnologici perdano la memoria tutti nello stesso momento, è un fatto normalissimo, stando al Professore esimio. Ma vai avanti.
TC – Secondo alcuni testimoni oculari, i terroristi islamici sarebbero quattro, secondo altri sarebbero due. E' certo che abbiano con loro anche dei bambini, molti bambini, che gridavano e piangevano. Alcuni testimoni asseriscono che si tratti soltanto di donne terroriste armate fino ai denti sotto i loro burqa, il che sarebbe un fatto nuovo e straordinario, e che non abbiano alcun ostaggio, e tanto meno bambini. Molti viaggiatori hanno visto in faccia i terroristi, e gli inquirenti stanno preparando degli identikit, che purtroppo differiscono molto tra loro, ma ho qui un testimone oculare, se vuoi lo sentiamo in tempo reale.
EM – Sì! Sì!
TC – Lei è un testimone oculare?
TESTIMONE OCULARE – Sono un testimone oculare.
TC – Ci dica tutto quello che ha visto.
TO – Intanto io ero a due metri da loro, intendo i delinquenti talebani, quando sono scesi di corsa dal treno, e mi ricordo tutto benissimo e ho visto anche i dettagli, porco boia! I terroristi sono soltanto due, un uomo e una donna, la donna ricordo perfettamente che aveva la faccia identica a quella della mia cara povera nonna Agata, e l'uomo assomigliava tutto a un mio compagno di scuola elementare che non vedo da trent'anni, che chiamavamo 'il Polenta' per via che aveva la faccia gialla, lì alla elementare Pascoli di Fidenza che adesso è dismessa e c'è mi sembra una cooperativa che tratta i borlotti, chissà il Polenta che fine ha fatto, era un simpatico il Polenta, mi piacerebbe rivederlo se è in ascolto; i talebani erano armati di vari coltelli e spadoni e scimitarre come Alì Babà, ricordo proprio come nelle figure in un libro illustrato che avevo, coi bragoni larghi e le barbe lunghe, anche la donna aveva la barba lunga, e portavano con loro due gatti e una scimmia, o forse erano dei bambini quelli che portavano, o no, forse due gatti, però cuccioli, no, i bambini non c'erano, e uno dei gatti è come il gattino che avevo da piccolo che si chiamava 'briciola', uguale uguale, bianco come il latte e col naso rosa, lo ricordo con precisione...
EM (fuori onda) – Ma chi cazzo è questo qui?

(segue)


W.B.

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