Tre (seconda parte)

Dunque dicevamo: sotto il decimo di millimetro, o ti fidi, o non ti fidi, perché il tuo occhio non vede sotto quelle dimensioni.
Pare che l'olandese A. van Leeuwenhoek sia stato il primo a osservare uno spermatozoo, con un microscopio costruito da lui stesso. Quelli che si costruiscono da sé gli strumenti sono i migliori. Quindi l'esempio del post di ieri - lo spermatozoo - non è indice di una particolare ossessione 'sessuale' in capo a Doppiovubi, ma è un dato importante di storia della scienza e della tecnica. La domanda a questo punto è:

ma quanto è grande uno spermatozoo?

Questa è una domanda non facile. Cioè, anzi, la domanda è facile, la risposta non molto. Cioè, anzi, la risposta è facile, ma per arrivarci occorre una retta conoscenza di non immediata acquisizione (Google escludendo, ovviamente, ma anche Google includendo). Sappiamo che non si può vedere a occhio nudo ciò che è inferiore a un decimo di millimetro, sappiamo che uno spermatozoo (nel senso di un singolo spermatozoo) non si può vedere a occhio nudo, quindi sappiamo che uno spermatozoo è più piccolo di 0,1 millimetri. Ma quanto più piccolo?
Prima ancora ci chiediamo: che cos'è uno spermatozoo? La risposta è: lo spermatozoo è una cellula. Uno dice: ma come una cellula, le cellule non sono immobili nei tessuti, tutte attaccate come soldatini compatti? No, le cellule sono tantissime - esistono circa duecento tipi di cellule differenti - e sono specializzate, proprio come vorrebbe la modernità: bisogna essere specializzati, e saper fare possibilmente una cosa sola (così accetti tutto quello che ti fanno fare, perché non conosci il quadro completo del sistema in cui vivi, tu quello soltanto devi fare, e infatti le cellule fanno una cosa soltanto senza sapere nè chiedersi il perchè). Lo spermatozoo, infatti, sappiamo che cosa fa, se ne va in giro, vaga, seppur verso una certa direzione. Quello che non sappiamo è perchè faccia proprio così, cioè che cosa lo guidi - visto che presupponiamo che non abbia una sua propria 'volontà' (*) - nel suo viaggio ('lunghissimo' viaggio, paragonato alle sue dimensioni). Ma appunto, torniamo alla domanda, quanto è grande uno spermatozoo? oppure quanto è grande una cellula umana? 
Oggi è facile rispondere! basta googlare:
se si scrive "quanto" i risultati suggeriti sono:
quanto dura il covid
quanto manca alla fine della scuola
quanto è alta baby k.
L'ultimo suggerimento sarebbe anche - seppur indirettamente - connesso alla domanda che stiamo ponendoci.
Proseguiamo, e scriviamo "quanto è".
Ecco cosa esce (a parte baby k, che esce di nuovo):
quanto è alto insigne
quanto è alto alan palmieri
quanto è alto donnarumma
A parte il fatto che Doppiovubi non ha mai sentito nominare un certo 'Alan Palmieri', ma dev'essere qualcuno di noto e importante, en passant Doppiovubi rileva che i cercatori su Google sono ossessionati dall'altezza. Poi, con riferimento a quella parola di dieci lettere che comincia per 'd' e finisce per 'a', Doppiovubi invece non vuole saperne, ha cancellato proprio il concetto, oltre che la 'persona', oltre ad aver cancellato con forza dalla cartina geografica un puntino che prima riportava la scritta 'Castellammare di Stabia'.
Proseguiamo, con "quanto è grande":
quanto è grande l'italia
quanto è grande l'universo
quanto è grande un campo da calcio
Ovvero: prima si pensa alla c.d. 'Italia', poi kantianamente si pensa alle stelle, ma poi si torna immediatamente su quello che conta davvero nella vita quotidiana. La seconda domanda fa tenerezza: come se la risposta potesse contenerlo.
Andiamo avanti: "quanto è grande uno"; a parte - di nuovo - il campo da calcio, escono:
quanto è grande uno squalo bianco
quanto è grande uno squalo balena
quanto è grande uno schermo da 14 pollici
Il che ci dice che gli italiani hanno una forma di perversione da ricerca di angoscia da gamba-mozzata-mentre-fai-il-bagno-tranquillo, che hanno una forma di ossessione per i tablet, e che non conoscono le unità di misura (vien da dire: uno schermo da 14 pollici è grande 14 pollici), che sono importantissime, più delle misure stesse.
Per questo motivo, nella terza parte ricominciamo con le misure. Torniamo a scuola, dunque, che poi è una  cosa che gli italiani - come abbiamo visto - non vogliono fare, per motivi che andrebbero approfonditi.

(segue)

W.B.

(*) Siamo abituati a ricollegare una certa 'volontà' a esseri dimensionalmente un po' più grandi dello spermatozoo. Un piccione, per esempio, sembra che abbia una forma di 'volontà', quando corricchia a passettini veloci per accaparrarsi la briciola caduta dal panino del turista. Una formica pure, che trasporta una consimile briciola nella sua tana, con sforzi indicibili, sembrerebbe avere una 'volontà'. Ma questi animali innanzitutto 'ci vedono', hanno un 'senso' che li mette in comunicazione diretta con il mondo, vedono la briciola, e quindi la istituiscono come proprio 'scopo' (e senza 'scopo' non c'è volontà). Uno spermatozoo invece non 'vede', non ha 'occhi'. Doppiovubi ha guardato bene le immagini - perché appunto uno spermatozoo dal vivo non lo ha mai visto, a causa di quella 'delusione d'amore' - e non c'è traccia di occhi; e se anche ci fossero gli occhi, si porrebbe un problema di sistema nervoso che elabori l'immagine, che dentro l'amico spermatozoo sembrerebbe non esserci. Invece lo spermatozoo non vede niente. Ma approfondiremo.



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