Il mito della velocità (27)



La seconda citazione che vorrei proporvi è da Marco, 7:37. Questa volta non si parla espressamente di “perfezione”, bensì, in generale, di come Gesù faceva le cose. Καλς πντα πεποηκεν, faceva “bene” tutte le cose. In latino, se volete, è “bene omnia fecit”. Da artigiano, prima della predicazione, possiamo bene immaginare un Gesù intento a rifinire i particolari dei suoi manufatti.
Per combinazione, il mio fido lettore P.M. ha ricordato questo attinente passaggio di Charles Péguy (*):
“La gamba di una sedia doveva essere ben fatta. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone, né per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura. E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con la medesima perfezione delle parti che si vedevano. Non si trattava di essere visti o di non essere visti. Era il lavoro in sé che doveva essere ben fatto.”.

(segue)

W.B.

(*) Facciamo un’eccezione, e diamo spazio a un francese.

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