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Voglio dire, se lo fa Matteo Renzi, lo posso fare anch’io, che sono Doppiovubi.
E’ vero che Matteo Renzi ha più tempo di me, perché lui è soltanto il sindaco di Firenze, mentre io avrei una famiglia da mantenere, tra l’altro con un Giovanni, che non ha ancora due mesi, che mangia e defeca in continuazione (per vero, quello che mangia deriva dalla sua mamma, la quale però deve nutrirsi, anche se lei mangia come un cardellino).
E poi si avvicina Natale, e ci sono i regali, e altre spese. Insomma, il tempo è quello che è.
E quindi, se lo fa Matteo Renzi – e lo fa spesso e abbondantemente – perché non lo posso fare io, che sono Doppiovubi. E’ vero che io ho una certa qual voglia di differenziazione dal volgo, e non c’è niente di più volgare, nel senso di appartenente al volgo, di quello. Ma è anche vero che io ho una vocazione popolare, non appartengo alla Curva Nord nerazzurra, quella della noblesse, appartengo alla Curva Sud rossonera, quella per l’appunto popolare, quella vera. Quando ci sarà una rivoluzione, io farò parte del popolo, non sarò tra quelli che si rintaneranno in casa, terrorizzati, per sfuggire alla ghigliottina.
E così, dopo una lunghissima ponderazione, con non poco sforzo e tradendo in certo qual modo una parte di me, io Doppiovubi ho alfine ceduto e sono finito su Facebook:


Sarà però un luogo di citazioni, prometto che non ci saranno gattini.
Qui parlo io, lì parleranno quelli che sanno le cose per davvero.

W.B.

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