Cartellino giallo



Per capire dunque che cosa sia esattamente un mostro, cominciamo dall’etimologia (*).
In latino il verbo “monère” significa “avvisare”, “ammonire”.
E’ la divinità, in origine, che fa comparire qualcosa – il “mostro”, appunto – per ammonirti.
Per farti fare, o per non farti fare, qualcosa.
La divinità può essere benigna, o anche maligna.
Per colpire le tue emozioni, la divinità fa apparire un prodigio, qualcosa di anomalo, qualcosa che devia dal corso normale degli eventi.
Ma questo non ci basta.
Secondo il mio augusto parere, la chimera non è “mostro” perché è fatta di parti diverse – anche Goldrake è fatto di parti diverse, ma nessuno lo ha mai qualificato come “mostro”, anzi – ma per il suo comportamento, che genera terrore o, comunque, sensazioni negative.
Il mostro è dunque – come dice la Dariona - uno che fa il buio, cioè qualcosa che genera paura (**).

(segue)

W.B.

(*) Ricordo qui che siamo partiti dall’idea di chimera. La chimera è definita come un “mostro”. Provare a ridurre in termini semplici l’idea di “mostro” significa trattar le parole – il codice linguistico – come se si trattasse di molecole. Riuscire a ridurre le parole in altre parole, più facili e comprensibili, equivale a scomporre una molecola complessa nei suoi elementi. In buona sostanza, la chimica applicata alla semantica. 
(**) Per tornare ai dissennatori, e quindi alla Rowling, vi sono ancora debitore del fatto incredibile. Nel 2013 è uscito il libro The Cuckoo’s Calling, che significa Il richiamo del cuculo. Si tratta di un poliziesco o, come si dice oggi, di un thriller. L’autore è un esordiente, Robert Galbraith. Secondo Repubblica, il libro ha venduto, alla sua uscita, millecinquecento copie in tre mesi, il che significa cinquecento copie al mese. E’ probabile che dopo tre mesi il trend  vada in discesa. Cioè, non c’è nessuna speranza per il povero Robert. Deve tornare a fare l’impiegato. Orbene, il fatto straordinario è che dopo quei tre mesi la Rowling è uscita allo scoperto e ha rivelato, Robert Galbraith sono io, l’ho scritto io quel libro. Dopo la rivelazione, il libro ha venduto 7,5 milioni di copie in una settimana. Il fatto è inquietante. Sul punto, vi invito a rileggere il mio post del 14 giugno 2011 (“Il Custode Daniel”), per ben comprendere il quale occorre anche rileggere i due post che lo precedono.

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