Bisogna pur nutrirsi.

Dato che penso di essere in grave sovrappeso, e di fatto lo sono secondo la scienza medica, un paio di settimane fa mi sono comprato uno 'stepper', che, come tutti sanno, è una macchina con cui si simula di salire i gradini di una scala immaginaria. L'obiettivo è quello di fare un po' di fatica e perdere un po' di peso. Finchè, però, non smetterò di mangiare in maniera abnorme, lo 'stepper' farà ben poco. Sta di fatto che io mi sento la coscienza a posto, ogni mattina mi faccio i miei cinquecento scalini virtuali, e credo di averne un beneficio. In realtà, appunto, non ne ricavo alcun beneficio, però l'importante è crederci. Per passare il tempo durante la salita virtuale, accendo la bestia satanica, ossia il televisore. In genere guardo i dibattiti su raitre, c'è Corradino Mineo che mi piace, mi dà serenità. Ci sono ospiti e parlano dei temi caldi della politica, della cronaca, dell'economia. Mi piace perché tutti parlano, e nessuno sa quello che dice, ma crede di saperlo.
Stamane, avevo finito i cinquecento scalini, stavo riponendo la macchina, quando il dibattito mi avvinghia, mi siedo sul divano e continuo a seguirlo. Parlano della vicenda Alitalia. Non che mi interessi qualcosa, dell'Alitalia, però, appunto, l'occasione è ghiotta per osservare il comportamento umano cui accennavo prima: si parla senza sapere. Nella fattispecie, però, c'è stato un intervento eccellente, che vorrei raccontare.
Sia chiaro, a me la televisione non piace, odio la televisione almeno quanto odio i telefonini, però una cosa mi piace del mezzo televisivo. Mentre i giornali riportano i pensieri di qualcuno, virgolette o no, non si sa mai se queste cose sono state davvero dette, anzi, spesso interviene il soggetto che nega, io queste cose non le ho mai dette, è il mio intervistatore che non ha capito niente, insomma, rimane il dubbio, chissà se le avrà dette davvero.
Invece, quando in televisione si vede una persona con una faccia e una bocca, e le parole che escono da quella bocca sono proprio quelle, beh, allora, c'è poco da smentire. Questo mi piace della televisione.
Tornando a noi, il buon Mineo si mette a parlare con un pilota ben pasciuto, seduto su una poltrona accanto a lui. Che fosse un pilota lo si poteva dedurre dalla giacca blu, e in più ce l'hanno pure scritto sotto. Inoltre aveva un cordino portacellulare attaccato al collo, con la scritta ripetuta "unionpiloti" o qualcosa del genere. Infatti era un pilota-sindacalista (o un sindacalista-pilota).
Mineo lo stuzzica dicendo che un giornale, credo Libero, ma non sono stato attento sul punto, li ha definiti Paperoni volanti, visto che guadagnerebbero duecentomila euro all'anno.
Al che il pilota prende la parola e dice.

"Insomma, adesso mi dispiace, non ho qui il mio CUD, però, vi dico, io ho avuto un imponibbile, ripeto, un imponibbile di centoquindicimila euro annui. Certo, se vogliamo aggiungere anche i soldi che l'azienda mi dà in più quando vado in giro per il mondo e mi devo nutrire, beh, quello è tutto un altro discorso".

W.B.

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