Su e giù

Quando qualcuno prova il naturale desiderio di sentirsi superiore a qualcun'altro, ha due strade a sua disposizione per raggiungere questo obiettivo. Il risultato, peraltro, grazie al principio della relatività, è il medesimo.

La prima strada consiste nell'elevare sé stessi, grazie alle proprie qualità.

La seconda strada consiste nell'abbassare il prossimo, facendo leva sui suoi difetti, sulle sue mancanze, sui suoi errori.

La prima strada, oltre a essere più ardua, è giusta, condivisibile. Non vedo nulla di male nel cercare di superare gli altri quanto a capacità, senza arrecar loro alcun danno, affermando, con il giusto orgoglio, senza superbia, le proprie qualità. Competere in lealtà, senza invidia, per migliorarsi sempre.

La seconda strada, facile da percorrere, è gravemente meschina.

Ecco, il nostro mondo è colmo di persone che percorrono la seconda strada.

I discorsi più frequenti sono pieni di lamentele, critiche, censure, accuse.

"Gli altri" sbagliano sempre, sono cattivi, ingiusti, sleali, incapaci.


Non mi chiamo fuori, naturalmente, da queste "bassezze".


W.B.

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