La paura del buio
Il mostro è dunque – come dice la Dariona - uno che fa il buio , cioè qualcosa che genera paura. Se una chimera ti si avvicina facendo le fusa, non la consideri di certo un mostro. Gli è che ciò che devia dalla normalità, il diversissimo , spaventa. Spaventa perché il cervello non è abituato a catalogarlo come abituale. E ciò che è diverso potrebbe essere potenziale fonte di pericolo. Non hai esperienze, non conosci quello che potrebbe accadere. E’ l’ignoto che genera paura. E’ quello che non conosci, che temi (*). E’ per questo che la Dariona chiama mostro “ciò che fa il buio”. Dentro il buio non sai cosa si cela. Per questo il buio fa paura (**). Quando hai razionalizzato l’anomalo – che sia Shrek, Goldrake, Renato Brunetta o la chimera – non ne hai più paura, l’anomalo diventa normale. (segue) W.B. (*) Sul punto vanno fatte due osservazioni importanti. La prima. Quello che per definizione non conosciamo è quello che, nemmeno volendo, possiamo conoscere. A ...