Ci faccio un figurone.

In conferenza stampa, il 30 aprile 2012, il professore Monti ha dichiarato:
«Senza la guida del ministro Giarda avremmo fatto come il quadro di Bruegel: saremmo stati dei ciechi che camminano con i ciechi».

Il riferimento è al quadro del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio, "De parabel der blinden" ("La parabola dei ciechi") del 1568.

A Doppiovubi questa citazione artistica (abbastanza dotta) da parte del Prof. Mario Monti ha puzzato abbastanza, attesa la notoria freddezza del contabile suddetto, dalla quale dovremmo dedurre una pressoché totale insensibilità all'estetica, in quanto portato di un'attività umana inutile sotto il profilo economico (se non per quanto concerne il mercato delle opere d'arte). Doppiovubi ha indagato, e si è chiesto, Perché il Prof. Monti ha citato quel quadro di Bruegel? Come gli è venuta l'idea? E' evidente a tutti che stiamo parlando di Kant, della Critica della Ragion Pura, dell'empirismo (anche di quello logico del Circolo di Vienna) e delle idee innate. 
La nascita dell'idea nella mente professoria è solo un pretesto per un approfondimento più ampio.

Le ipotesi sono tre.

La prima ipotesi.
Il professore, si sa, ha presieduto il cosiddetto "Gruppo Bruegel", che ha sede a Bruxelles. Il Gruppo Bruegel sarebbe un think-tank di professoroni, un comitato di analisi, come ci insegna Wiki English: "Bruegel's original concept stemmed from private discussions involving policy-makers, business leaders and other individuals from several European countries in late 2002. The project was endorsed and officially floated by French President Jacques Chirac and German Chancellor Gerhard Schröder at the 40th anniversary of the Elysée Treaty in January 2003. Former European Commissioner Mario Monti and economists Jean Pisani-Ferry and Nicolas Véron were instrumental in Bruegel's creation. Bruegel was legally formed in August 2004 and started operations in 2005. Bruegel's name is a tribute to Pieter Bruegel, the 16th-century painter whose work epitomizes unvarnished and innovative depictions of life in Europe. It can also be read as a reference to a "Brussels European and Global Economic Laboratory", even though Bruegel does not consider its name to be an acronym.". Il Gruppo non considera il suo nome un acronimo. Eppure l'acronimo riesce bene.
Avendo presieduto il Gruppo, ipotizza Doppiovubi, il nostro professore si sarà documentato, almeno all'epoca, o qualcuno lo avrà documentato, sul pittore fiammingo. Ma - nonostante questa ipotesi sia collegabile al famigerato Gruppo Bilderberg, che meriterebbe una monografia a parte di stampo complottista - ricorrono ipotesi molto, molto più affascinanti.

La seconda ipotesi.
A Villa Olmo (Como), dal 24 marzo, si tiene la mostra "La dinastia Bruegel". Sono esposte settanta tele, tra cui varie del nostro Bruegel il Vecchio. Doppiovubi ha verificato. "La parabola dei ciechi" non è esposta. Si trova dove è sempre stata, cioè a Napoli, al Museo di Capodimonte.
Era in realtà un'ipotesi attraente, immaginare il Professore che passeggia tra le sale, a braccetto della first, poi fermatosi davanti ai ciechi, con una guida melliflua che gli spiega il significato dell'opera e il nostro, essendo umano, che pensa sornione: "alla prima occasione utile, la cito in conferenza stampa". Purtroppo non è andata così, quest'ipotesi non è possibile. Ma Doppiovubi, lo si sa, non si arrende.

La terza ipotesi.
Doppiovubi, guarda un po', ha quindi reperito la seguente notizia: 
"Governo: Monti visita Reggia Capodimonte, il piu' bel museo del mondo.
Napoli, 5 apr. - (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio Mario Monti ha lasciato Napoli dove questa mattina ha partecipato alla presentazione dei primi cinque bandi per la realizzazione del 'Grande progetto Pompei'. Ultima tappa del premier nella citta' partenopea la visita della Reggia di Capodimonte, insieme ai ministri dell'Interno, Anna Maria Cancellieri e dell'Istruzione Francesco Profumo. "Viene definito il piu' bel museo del mondo, credo che non ci siano esagerazioni", il suo commento prima di risalire in macchina. (05 aprile 2012 ore 17.16)".
I tempi ci sono. Tutto quadra. Per cui Doppiovubi la ricostruisce così: buona la seconda ipotesi, quanto allo scenario: guida piegata a novanta gradi (*) che con immane deferenza spiega al Premier, e alla first a braccetto, il passo tratto dal Vangelo di Matteo e illustra per benino il quadro, il Monti che si sofferma su Bruegel non tanto perché lo conosca (o gli interessi davvero), quanto perché gli sovviene il gruppo Bruegel (per una banale associazione di idee di stampo Humiano) di cui alla suddetta prima ipotesi, con conseguente proposito di buttarla lì in conferenza stampa appena possibile. Doppiovubi accetta questa ipotesi come probabile.
Ma, se è andata così, noi lo perdoniamo, perché, più che un uomo, è un Professore, e ne sa più di tutti noi messi insieme.

W.B.

(*) Doppiovubi si immagina una sorta di Igor (cfr. Marty Feldman) (pron. "aigor"), per dare un'idea della curvatura della guida.

Commenti

pim ha detto…
Chapeau, Hercule.

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